a bari
L'imbarazzo di Emiliano: rimosse le foto con l'ex capo della Protezione civile arrestato per corruzione
Il presidente della Puglia in difficoltà per le accuse a Mario Lerario, cui aveva affidato la gestione dell'emergenza pandemica. Così scompaiono le gigantografie che li ritraevano insieme all'esterno dell'azienda pubblica che produce mascherine
Era stata il punto di vanto della strategia regionale anti Covid. Una ex fabbrica trasformata in un'azienda pubblica che produce mascherine. Tanto che all'esterno della sede di via Corigliano, a Bari, campeggiavano delle gigantografie che ritraevano insieme, uno di fianco all'altro, il presidente Michele Emiliano e l'ex capo della protezione civile pugliese Mario Lerario, il braccio operativo della Regione nell'emergenza pandemica. Ma adesso che quest'ultimo è stato arrestato con l'accusa di corruzione per presunte mazzette fino a 30mila euro, le foto sono d'un tratto scomparse. Disinstallate di tutta fretta per lasciar spazio a un lungo corridoio di mattoni spogli. Troppo l'imbarazzo per una vicenda che ha esondato i confini regionali, e rischia di allargarsi agli appalti che hanno contraddistinto gli ultimi due anni di amministrazione.
Del resto era stato lo stesso Emiliano, quando Lerario la scorsa settimana era finito agli arresti in flagranza di reato con accuse pesanti, a sostenere pubblicamente che "siamo di fronte a eventi molto gravi, tanto più se si considera che potrebbero essere stati commessi nel pieno dell'emergenza pandemica e approfittando dell'urgenza di procedere a gare e lavori finalizzati a proteggere vite umane". Anche perché, nell'attività investigativa della Procura di Bari, si starebbe passando al setaccio anche l'iter che ha portato alla costruzione dell'ospedale Covid all'interno della Fiera del Levante. Procedura gestita per volontà della giunta dalla Protezione civile e al termine della quale i costi sono più che raddoppiati rispetto al progetto originario.
Dall'inizio della pandemia il presidente della Regione è andato incontro a critiche molto severe per com'è stata gestita la fase emergenziale, soprattutto nei primi mesi dei focolai che sfuggivano al controllo delle asl. E anche all'avvio della campagna di vaccinazione la Puglia si è contraddistinta per la concessione delle dosi secondo corsie preferenziali (vennero vaccinati prima i sacerdoti in ottima salute che gli ultra ottantenni) per cui proseguono gli accertamenti della magistratura. Nel frattempo una serie di defezioni ha creato qualche intoppo alla giunta, con gli addii degli assessori alla Salute e alla Cultura Pier Luigi Lopalco e Massimo Bray. E il coinvolgimento in corsa di Rocco Palese, ex candidato del centrodestra contro Vendola, chiamato a sostituire proprio l'epidemiologo dell'Università di Pisa.
Ora quest'ultimo scandalo, chiaramente non direttamente associabile a Emiliano stesso. Ma di sicuro un colpo non indifferente per un governatore che ha girato la sua regione in lungo e in largo con le polo istituzionali della Protezione civile, usate a mo' di felpa salviniana. Ora a prevalere è stata la strategia della rimozione. A partire da alcune fotografie che si vorrebbero cancellate per sempre.