Il lockdown dei non vaccinati. Ecco cosa può fare chi non ha il vaccino
Il perimetro in cui può muoversi chi non è immune è sempre più stretto: le uniche attività garantite sono i servizi essenziali. Multa agli over 50 non vaccinati. Un breve riassunto delle cose che si possono fare
Sommando i veti introdotti dai decreti approvati dal governo in queste settimane, il perimetro in cui può muoversi chi non ha il vaccino è sempre più stretto. Coloro che non sono vaccinati, in mancanza di un certificato di guarigione dal Covid, potranno al massimo fare una corsetta e comprare del cibo, oppure, con un tampone negativo, potranno recarsi negli uffici pubblici e privati, in banca e in posta. Niente palestre, cinema, teatri o altre attività culturali e di intrattenimento. Senza vaccino, come già sappiamo, non si potrà cenare fuori nè prendere un caffè al bar. E sopra i 50 anni non si potrà neppure andare a lavoro.
L'aumento dei contagi ha portato a un irrigidimento delle regole da rispettare per provare a limitare i danni e non caricare la pressione sugli ospedali, come ha spiegato il premer Mario Draghi: "Questi provvedimenti vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e allo stesso tempo mantenere aperte le scuole e le attività economiche”. Una stretta essenziale per non bloccare il paese e provare a convincere i 2,5 milioni di italiani non ancora vaccinati a immunizzarsi ed evitare così il collasso del nostro sistema sanitario.
In sostanza per i non vaccinati - ma anche per chi ha il green pass scaduto e deve ancora fare il terzo richiamo - è in corso una sorta di lockdown: non c'è un coprifuoco, ma le uniche attività consentite sono quelle essenziali. Infatti pur mantenendo la libertà di movimento, i non immunizzati saranno obbligati a spostarsi soltanto con mezzi propri.
Trasporti
Dal 10 gennaio il super green pass sarà obbligatorio per chi vorrà usufruire dei bus, delle metropolitane e dei treni, insieme a una mascherina Ffp2. Dunque tutti i mezzi di trasporto, sia locali che regionali, saranno interdetti ai non vaccinati.
Gli uffici pubblici e privati
A partire dal primo febbraio per accedere alle banche, gli uffici postali o le finanziarie sarà necessario un tampone negativo così da generare il codice Qr del green pass base. Lo stesso varrà per accedere ai servizi alla persona, come parrucchieri ed estetisti, nei centri commerciali e in tutti i negozi di prodotti non essenziali.
Il lavoro
La presenza sul luogo di lavoro sarà garantita a tutti i minori di 50 anni che esibiranno il green pass base (che si ottiene con tamponi antigenici rapidi che valgono 48 ore, o molecolari validi per 72 ore). Brunetta e Andrea Orlando hanno però firmato una circolare per sensibilizzare, e invogliare, i datori di lavoro privati e le amministrazioni pubbliche a utilizzare lo smart working. Chi ha più di 50 anni dovrà essere vaccinato per recarsi al lavoro.
Sport
I non vaccinati potranno comunque continuare a praticare lo sport all’aperto. Mentre tutte le altre discipline, dalle piscine agli impianti sciistici sono riservate ai soli possessori della certificazione verde rafforzata a partire dal 10 gennaio.
Viaggi e tempo libero
Per chi torna in Italia e non è vaccinato è prevista una quarantena fiduciaria di cinque giorni, con obbligo di tampone a fine isolamento. Mentre tutte le attività ludiche e culturali, dai ristoranti ai musei, passando per il cinema, saranno accessibili soltanto a chi è in possesso del super green pass rafforzato.
Le attività essenziali
Per i non vaccinati sarà comunque possibile fare la spesa senza dover esibire la certificazione verde. E ovviamente vale la stessa regola anche per usufruire dell’assistenza sanitaria e delle prestazioni mediche.
Cosa rischiano gli over 50 non vaccinati?
Il governo lavora alla definizione del testo del decreto, che giovedì ha subito gli ultimi aggiustamenti e dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta ufficiale venerdì 7 gennaio. Il decreto prevede, per tutti coloro (ultracinquantenni lavoratori e non) che non saranno in regola con l'obbligo vaccinale a partire dal primo febbraio 2022, una sanzione di 100 euro una tantum. La multa sarà irrogata dall'Agenzia delle entrate, attraverso l'incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nell'anagrafe vaccinale gestita dal ministero della Salute e alimentata dalle banche dati regionali e provinciali. Per i lavoratori pubblici e privati e i liberi professionisti non vaccinati, soggetti all'obbligo di possedere un Green Pass rafforzato dal 15 febbraio 2022, è prevista inoltre una sanzione da 600 a 1.500 euro nel caso di accesso ai luoghi di lavoro in violazione dell'obbligo.
Per i circa 2 milioni di over 50 da coinvolgere nella campagna vaccinale nelle prossime tre-quattro settimane ci saranno Open day dedicati e corsie preferenziali negli hub.