candidati che non lo erano

Da Amadeus a Dino Zoff, i nomi improbabili dello spoglio per il Quirinale

Diego Megale

Come spesso accade in occasione del primo scrutinio, oltre alle schede bianche sono spuntati voti a personalità del mondo dello spettacolo e dello sport. Ecco una breve rassegna

Che il primo scrutinio non avrebbe portato all'elezione del nuovo capo dello stato, era cosa risaputa fin dalla vigilia, quando da più schieramenti politici era arrivata chiara l'indicazione della scheda bianca, un segnale di apertura al dialogo ma allo stesso tempo di come le trattative per trovare un nome condiviso fossero ancora in corso.

Ecco dunque che la prima conta del presidente della Camera, Roberto Fico, si è trasformata in una lunga rassegna di schede bianche, interrotte saltuariamente da nomi di possibili “quirinabili” come Elisabetta Belloni, Maria Elisabetta Casellati, Marta Cartabia e Silvio Berlusconi. Accanto a queste personalità di alto profilo, come spesso accade in occasione del primo scrutinio, sono spuntati anche nomi più improbabili: candidati di colore utili per lo più a strappare un sorriso e stemperare il clima di tensione presente dentro e fuori da Montecitorio.
Spazio quindi ai nomi di giornalisti come Bruno Vespa (il più votato della sua categoria con ben 4 preferenze) o il noto conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani, passando per Alfonso Signorini, Alberto Angela ed Amadeus, fino ad arrivare agli sportivi: quest'anno a rappresentare la categoria ci sono il portiere della Nazionale campione del mondo del 1982 Dino Zoff e l'ex allenatore Carlo Mazzone. Presenti anche nomi di personalità scomparse come Bettino Craxi e Paolo Borsellino. Completano il quadro di nomi inattesi: Mauro Corona, Claudio Lotito, Umberto Bossi, Marco Cappato e Marco Rizzo. Si aggiunge a questi – prendendo il maggior numero di preferenze – il no vax Paolo Maddalena, molto apprezzato tra i seguaci di Beppe Grillo, di cui il Foglio ha scritto un ritratto qualche anno fa. 

 

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