Foto Ansa

Il caso

Manfredi risponde a Sala. E dopo il “campo largo” il partito dei sindaci Pd litiga pure sul Pnrr

Ruggiero Montenegro

Il primo cittadino di Milano fa asse con Fontana e dice che sul Recovery è tutto "Sud, sud, sud. Dobbiamo farci furbi". "Credo che il Mezzogiorno debba avere queste risorse", la risposta da Napoli

Era forse una delle poche certezze, il rifugio sicuro dei democratici, una delle ultime eredità della grande tradizione che fu: il partito degli amministratori, capace di andare oltre le beghe romane e le correnti di partito, di fare fronte comune e orientare le scelte politiche del segretario, all'interno e all'esterno. Era andata così, per esempio, a novembre quando in occasione dell'incontro nazionale dell''Anci a Parma, da Nardella a Gori, fino a Lepore e Manfredi, solo per citarne alcuni, si erano ritrovati, insieme, per chiedere al governo Draghi uno sforzo sul Recovery, una maggiore attenzione alle esigenze delle città nella messa a terra delle risorse europee. Ma oggi quel fronte rischia di perdere i pezzi, di rompersi sotto il peso del campanile e delle polemiche. E dopo le divergenze emerse in queste ore sulle alleanze e sull'idea di campo (più o meno) largo è, ironia della sorte, proprio il Pnrr che rischia di dividere i sindaci del Pd.
 

 

Perché secondo Beppe Sala è tutto un “Sud, sud, sud”. O almeno è questa la risposta che il primo cittadino di Milano ha dato al presidente della Lombardia che poco prima gli aveva detto: “Caro Beppe, è un casino il Pnrr e noi mettiamo a terra un cazzo”. Uno scambio durante il quale Sala esprime le sue perplessità sull'organizzazione e la distribuzione dei fondi europei. E propone anche una soluzione: “Noi dobbiamo farci un po’ più furbi su questa cosa e fare un po’ più di sistema obiettivamente tra tutti. Io sono preoccupato del fatto che Sud, Sud, Sud. Però io non ho veramente niente da contestare. Voglio chiarezza, perché è evidente che noi abbiamo una progettualità…”.

E quegli altri, evidentemente no, lascia a intedere l'amministratore meneghino, attirando così la risposta di Gaetano Manfredi, il sindaco di Napoli che per primo aveva lamentato, nei mesi scorsi le problematicità del suo comune: “Credo che il Mezzogiorno debba avere queste risorse, e deve essere messo in condizione di spenderle bene. Non è una questione di furbizia”, dice a Napoli Today, l'ex ministro dell'Università durante il governo Conte II. “Poi con Sala parlaremo, ma non credo che il suo sia stato un intervento antimeridionale”. E cosa potrebbe riferire al sindaco di Milano è presto detto: “Io me lo auguro che arrivino al sud, bisogna dire che se l'Italia ha avuto queste risorse è perché esiste un grande squilibrio, e uno degli obiettivi del Pnrr è quello di colmare il divario”, è il ragionamento. Perché, conclude Manfredi, “è nell'interesse di tutta l'Italia che cresca il sud. Oggi abbiamo bisogno di unità e cooperazione”.

 

 

Lo stesso concetto espresso quasi in contemporanea dalla ministra per il sud Mara Carfagna: “Caro Beppe Sala, il Pnrr al Sud-Sud-Sud è un’opportunità anche per il Nord. L'innovazione facciamola insieme. Parliamone!”, il messaggio, l'invito, rivolto a Milano dalla forzista che prova a far da paciere, mentre da Enrico Letta e dai piani alti del Partito democratico, che oggi ha riunito la segreteria nazionale, ufficialmente per parlare di caro bollette e costi dell'energia, non sono arrivate dichiarazioni in nessun direzione. E alle difficoltà nel definire un indirizzo politico più preciso, un sistema di alleanze verso le elezioni del 2023, potrebbe sommarsi presto quest'altra partita, ancora più calda.

Netto invece è stato l'intervento di Pina Picierno, che ha chiaramente scelto dove schierarsi in questa polemica. “Sbaglia Sala su Pnrr e mezzogiorno. Da decenni la riduzione del divario tra nord e sud viene indicata come priorità strategica per il paese”, scrive l'europarlamentare dem e vicepresidente del Parlamento europeo, sottolineando l'“occasione storica” da non mancare, ma soprattutto che la posizione del primo cittadino di Milano non ha ragion d'essere: “Non si tratta di una competizione tra territori, come Sala lascia intendere. È una missione nazionale, nell'interesse di tutta l'Italia". 

Di più su questi argomenti: