Il caso
Conte sfida il tribunale:il 10 marzo votano gli iscritti per blindare il nuovo statuto (congelato)
Crimi e i giudici di Napoli: è tutta una grande un'idiozia. Grillo non si prende alcuna responsabilità
Il capo dei grillini gioca di anticipo e alla sospensione dei giudici risponde "con un bagno di democrazia".
Per Vito Crimi la faccenda del tribunale è "un'idiozia" perché non incide su una disputa politica "tipo la lotta per il simbolo della Dc, ma è solo un modo per rallentarci". E così ecco la trovata di Crimi e Giuseppe Conte. In attesa del tribunale di Napoli, che ha congelato tutte le cariche del MoVimento, arriva la chiamata alle armi degli iscritti. Il 10 marzo in prima convocazione e l’11 marzo in seconda convocazione si svolgerà l’assemblea degli iscritti: si procederà ad una nuova votazione per apportare le modifiche statutarie richieste dalla Commissione di garanzia per gli statuti, ai fini dell’accesso al 2x1000, e anche per “blindare” il nuovo statuto rispetto alle contestazioni che hanno originato il contenzioso di Napoli. E’ questa la strada concordata nei giorni scorsi anche con i legali per evitare che il Movimento rimanga appeso ai cavilli giuridici e per convalidare con efficacia retroattiva il percorso sin qui compiuto nell’ambito del nuovo corso.
Dai piani alti del M5S ricordano come Conte avesse detto: “alla sospensione si risponde con un bagno di democrazia” – una frase pronunciata nel day after della notizia del tribunale di Napoli. E così sarà. Un modo, inoltre, per andare avanti oltre l’impasse statuaria perché questa convocazione è stata firmata da Vito Crimi (in qualità di membro più anziano del Comitato di garanzia del vecchio Statuto) lo stesso Conte come Presidente (per quanto sospeso anch’esso legittimato a rimettere alla sovranità dell’assemblea la decisione per uscire dall’impasse) e Paola Taverna (quale sua vicaria). La cosa curiosa è che carte alla mano: Crimi, Conte e Taverna non avrebbero facoltà di indire alcuna votazione in quanto tutto è stato congelato dal tribunale di Napoli. Beppe Grillo si tiene a debita distanza.,
A votare, spiegano le fonti M5S, saranno gli iscritti da oltre sei mesi sulla base regolamento già adottato nel 2018.
Dall’inner circle del M5S spiegano che l’assemblea comunque sarebbe dovuta essere convocata per le modifiche statutarie necessarie per l’accesso al 2x1000 votato già dagli iscritti. Si è colta quindi questa occasione per mettere in sicurezza il nuovo corso del M5S e non lasciarlo in balia delle carte bollate invocate nelle aule del Tribunale di Napoli.