ritorna l'asse gialloverde
M5s e Lega meditano lo sfregio a Draghi sul green pass
Oggi la fiducia sul Dl Covid. Serritella (5s) annuncia che non ritirerà l'ordine del giorno per far decadere il certificato verde alla scadenza dello stato di emergenza. Ennesima trappola per il premier
Ora che si entra nel vivo del Dl Covid, M5s e Lega vogliono porre una nuova trappola a Mario Draghi. E il vecchio asse gialloverde è pronto a riemergere, anche con il rischio di far ballare il governo, che in realtà pur di agevolare l'approvazione delle nuove misure anti Covid ha posto la questione di fiducia. La votazione inizierà quest'oggi (ma il voto sull'obbligo vaccinale per gli over 50 è previsto domani mattina alle 10 e 25) e in teoria dovrebbe essere "blindata". Ma l'evoluzione è tutt'altro che scontata, visto che si sono già auscultati rumori di fondo che fanno presagire un disallineamento di alcuni gruppi parlamentari di maggioranza rispetto all'indirizzo dato dall'esecutivo.
Già lunedì, quando il testo era in discussione in commissione Affari sociali alla Camera, la Lega aveva proposto un emendamento per far votare il superamento del green pass già da aprile. Spalleggiato addirittura dall'avallo di Matteo Salvini, che il superamento della certificazione verde ha preso a richiederlo in chiaro. E cercando fino all'ultimo di fare sponda con i grillini, addirittura attraverso la moral suasion passata da una chat whatsapp carbonara che raggruppa leghisti quanto esponenti del M5s e che si chiama "I contrari al green pass", da cui sarebbe dovuta nascere la sommossa. Corteggiamento andato però a vuoto perché due giorni fa i rappresentanti del Movimento cinque stelle, seppur sempre più indifferenti alla gestione calata dall'alto da parte del governo – tanto da chiedere a Conte di fare pressing su Draghi –, non avevano seguito l'invito e avevano votato contro. Ma oggi quel che si para davanti è uno scenario diverso.
L'elemento di novità lo ha introdotto il deputato del M5s Davide Serritella. "Questa volta non ritirerò il mio Odg sul Green pass. L’ho presentato con la firma di 22 colleghi con i quali chiediamo di abolire al termine dello stato di emergenza, l’obbligo di certificazioni verdi da Covid-19, in qualsiasi forma", ha annunciato in una nota, anticipando quale sarà la condotta di una parte degli eletti grillini nelle prossime ore. Serritella chiede al contempo che “vengano abolite anche le sanzioni amministrative e le restrizioni" connesse al certificato verde, "fatta eccezione per l’obbligo vaccinale previsto per gli over 50 e dell’utilizzo obbligatorio delle mascherine al chiuso e nei luoghi all'aperto laddove si configurino assembramenti o affollamenti”. Si capisce allora perché, dopo l'incidente notturno sul Milleproroghe, il fatto che una parte della maggioranza annunci di votare contro la volontà del governo non lasci per niente tranquillo Draghi. Ma forse è quello che vogliono Lega e M5s: logorarlo. Al punto da metterlo in pericolo a ogni nuova occasione.