Verso le amministrative

Genova, Bucci e il fronte riformista. Da Iv parla Raffella Paita

Marianna Rizzini

"Il sindaco uscente è un uomo pragmatico che ha preso decisioni giuste e meno giuste ma con lui c’è anche Fratelli d’Italia, il cui campo valoriale presenta aspetti incompatibili con noi. Ci confrontiamo anche con il candidato di centrosinistra Dello Strologo", dice la deputata

“Umbre de muri, muri de mainé”, cantava della sua Genova Fabrizio De André, alludendo alle ombre dei volti di marinaio dopo una notte di lavoro in mare. Ma oggi, in vista delle elezioni amministrative, l’ombra che si staglia tra piazze e carruggi è quella del cosiddetto “terzo polo riformista”, atteso al varco del voto dopo il congresso di Azione e visto il dialogo tra Italia viva e Coraggio Italia. E insomma il sindaco uscente di centrodestra “civico” Marco Bucci, in corsa per un secondo mandato, qualche giorno fa ha incassato la pubblica dichiarazione di sostegno da parte del leader di Azione Carlo Calenda, durante l’intervista con Lucia Annunziata a “Mezz’ora in più”, e da quel momento si sono susseguite ricostruzioni per così dire speranzose rispetto a un eventuale appoggio di Matteo Renzi, essendo già stato espresso quello del presidente della Regione e cofondatore di Coraggio Italia Giovanni Toti, esponente del centrodestra riformista.

 

“Ci sono comuni dove sosterremo sindaci di centrosinistra come a Verona o Padova e lo faremo con grande convinzione”, ha detto Calenda, “ma ci sono comuni dove ci sono bravi amministratori di destra, non di partito, come per esempio a Genova, con Marco Bucci, e lì una riflessione la stiamo facendo, io non posso mettere il nostro simbolo accanto a quello di Fratelli d’Italia perché abbiamo valori diversi, però merita una riflessione il fatto che Bucci è stato un bravissimo sindaco, ha avuto un problema come quello del crollo di ponte Morandi e l’ha risolto bene, e quindi lo si può sostenere con indicazioni di voto, ed è così che ci comporteremo”.

 

Ma se + Europa, con cui Azione è federata, potrebbe aggiungersi sul sostegno a Bucci, anche in nome di quello che Calenda chiama pragmatismo, Italia Viva si trova al momento davanti alla scelta tra due strade che impongono in ogni caso una riflessione su tematiche delicate, come spiega la deputata ligure di Iv e presidente della Commissione Trasporti Raffaella Paita: “Abbiamo attivato il confronto con il candidato del centrosinistra Ariel Dello Strologo, candidato che può essere considerato moderato”, dice Paita, cui però non è piaciuto “l’abbraccio con il M5s”. Motivo per cui Italia Viva, a Genova, ha chiesto intanto “chiarimenti su temi programmatici fondamentali”.

 

Genova, dice la deputata, “non è un territorio qualsiasi; e ci sono questioni, vedi la Gronda e in generale le grandi opere, che hanno assunto non da oggi una connotazione valoriale e su cui ci siamo già espressi. Ci stiamo confrontando con Dello Strologo proprio per evitare che il programma con cui si va al voto sia una fotocopia di quello che il centrosinistra ha portato alle regionali, tornata in cui eravamo fuori dall’alleanza. Se oggi quell’alleanza presenta un altro tipo di proposta, questa differenza di atteggiamento deve avere un riscontro programmatico. Le porte sono aperte da entrambe le parti in attesa di approfondire il confronto”.

 

Dall’altro lato c’è appunto il sindaco uscente Bucci, con cui Raffaella Paita ha lavorato: “È un uomo pragmatico che, nel corso del suo mandato, ha preso decisioni giuste e meno giuste”, dice la deputata, “e però con lui c’è anche Fratelli d’Italia, il cui campo valoriale presenta aspetti incompatibili con noi”. Quale delle due incompatibilità – con il M5s o con FdI – sarà  meno difficile da vincere? Questo il problema a Genova: “Io ho lavorato per tenere coeso il fronte riformista”, dice Paita, “ma è chiaro che siamo partiti diversi. E se al momento Dello Strologo appare convincente per la sinistra, per convincere anche il centro deve introdurre alcune novità significative nel programma. Dall’altro lato, sul fronte Bucci, non è l’appoggio di Azione a poter risolvere magicamente gli aspetti critici a livello di programma e di alleanza. Valuteremo bene, in vista della nostra assemblea nazionale del 26 febbraio”.

 

Come dire: nel merito c’è ancora strada da fare. Intanto il sindaco uscente Bucci è apparso soddisfatto per l’endorsement di Calenda: “Mi fa piacere che la gente faccia riflessioni sui fatti concreti e non sulle parole e mi fa piacere che ci sia questo sentimento non solo a Genova ma a livello nazionale. Io sono aperto e in trattativa con tutti, ditemi un nome e sono in trattativa”.

 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.