Chi sono i nuovi bravi “figliuoli” che gestiranno l'emergenza umanitaria ucraina
Il commissario senza pennacchio è il capo della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Insieme a lui, oggi a Palmanova Mario Draghi ha incontrato Amedeo Aristei, Massimo Marchesiello e Riccardo Riccardi
Hanno le felpe ma parlano poco. Sono d’azione ma non stazionano di fronte alle telecamere. Ci sono sempre gli alpini ma non scrivono, per fortuna, ancora libri su come hanno vinto la battaglia pandemica. C’è una nuova colonna speciale, i nuovi bravi “figliuoli”. Si sono visti per la prima volta qui, oggi, a Palmanova, Udine, dove l’Italia sconfina con “il mondo di ieri”. Nel primo viaggio piccolo piccolo di Mario Draghi al centro regionale della protezione civile si sono presentati con le loro divise d’ordinanza azzurre e gialle. È il “figliuolismo 2.0”. Il commissario senza pennacchio è naturalmente Fabrizio Curcio, il capo della protezione civile nazionale, che ha presentato al premier i suoi volontari. Luigi Shift, alpino, non ha resistito. Ha sorriso a Draghi e ricambiato gli ha fatto salutare al telefono la mamma di un militare Nato. Il direttore, il capo ciurma, si chiama Amedeo Aristei. È il “Curcio” regionale, il direttore della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia. un biondino. Ha già conosciuto l’emergenza della rotta balcanica. Ha allestito un campo in Slovacchia. È l’avamposto italiano in questa guerra Ucraina. È qui che si prevede il grande esodo dei rifugiati. Spiega la volontaria dell Croce Rossa, Farid: “È il destino di questa terra. I siciliani hanno il mediterraneo noi abbiamo però la steppa, siamo la porta dell’est”. L’altro protagonista è il nuovo prefetto di Udine, Massimo Marchesiello. Anche oggi ha dovuto fare i conti con una brigata di scoppiati, ancora no vax, che urlavano addirittura: “Draghi arrestatelo. La gente come noi non molla mai”. Lo hanno fischiato, hanno fatto casino. Sono in guerra contro la ragione. Marchesiello è stato viceprefetto di Verona, una città che con gli ultras li conosce bene. È un altro tipo di cui si parlerà. L’altro è il vice di Fedriga. È Riccardo Riccardi e promette “la regione farà la sua parte. Sarà un sistema di accoglienza nuovo”. Ha detto Draghi: “Ne arriveranno tanti. Non si prevede un numero”. Non hanno sieri ma al momento hanno la solidarietà italiana e sperimentale di guerra.