Conte e le spese militari? "L'Italia ha ribadito il suo impegno alla Nato", dice Draghi
Concluso il vertice straordinario della Nato sulla guerra in Ucraina e l'incontro con i leader del G7, il premier partecipa al summit con gli altri paesi europei. Dal gas russo alla Cina fino alla difesa comune, le risposte ai giornalisti
La Cina? "Non c'è stata una condanna ma l'auspicio che possa contribuire alla pace in Ucraina". Il pagamento del gas russo in rubli? "Non ne abbiamo parlato, ne parleremo nel pomeriggio. Ma è una violazione delle condizioni contrattuali". Le sanzioni sull'energia? "L'Europa vuole diventare indpendente dal gas russo, ma è importante che i produttori di gas naturale liquefatto ci aiutino". La no fly zone? "Abbiamo ribadito che non si può fare". Mario Draghi risponde così ai giornalisti, dopo il vertice straordinario della Nato e la riunione dei leader del G7. Il premier si è fermato in un punto stampa prima dell'inizio del Consiglio europeo.
Tra le questioni internazionali spunta anche un tema interno, quello del dissenso del leader del M5s rispetto all'aumento della spesa militare italiana, da portare al 2 per cento del pil. Lo stop di Conte? "Ho ribadito l'impegno dell'Italia ai leader degli altri paesi Nato", risponde il premier.