L'intervista
Parla Tajani: "Non faremo cadere Draghi sul catasto. Il sabotatore è Conte"
"Siamo a favore della riforma. L'accordo con Draghi è possibile. Non siamo né la gamba di sinistra né della Lega. In Francia non voterei Le Pen". Intervista a Tajani nel giorno dell'incontro Lega-Fi con il premier
Roma. Stanno insieme ma non sono uguali. La pensano alla stessa maniera ma sono di diverse maniere. Oggi Matteo Salvini e Antonio Tajani saranno ricevuti da Mario Draghi. Questo è Tajani, il coordinatore nazionale di Forza Italia: “Aderire al governo non significa diventare di sinistra. Aderire al governo Draghi non ci impedisce di dire la nostra. Dire che sul catasto il governo sta sbagliando non equivale a farlo cadere. Non accettare una parte della riforma del catasto non significa che Forza Italia si oppone alla riforma”.
Volete quindi la riforma del catasto?
Non solo la vogliamo. Desideriamo che il sommerso venga alla luce e che gli immobili non accatastati vengano accatastati. C’è un errore di fondo. Noi ci fidiamo di Draghi ma non ci fidiamo di chi vuole prendere il posto dopo Draghi. I sabotatori non siamo noi”.
Chi sarebbero i sabotatori?
“Chi ha provato a mettere in difficoltà il governo sulla spesa militare. Chi è confuso sulla collocazione atlantica del nostro paese. Io non sono confuso. Forza Italia non ha mai avuto dubbi se stare con la Nato o stare con la Cina. Sabotatore è Giuseppe Conte e il suo movimento che ha ancora sbandamenti cinesi. E a proposito di sbandamenti. Mi dispiace, ma osservo che anche Enrico Letta ultimamente parla troppo di Cina. Forza Italia non ha mai firmato i patti ‘Via della seta’. Voglio ricordarlo”.
E allora perché ripetete che il governo aumenterà le tasse sulla casa malgrado Draghi vi abbia garantito che non lo farà? O mentite voi o peggio ancora volete andare a elezioni e dare la colpa a lui. Perché non dite che annusate odore di urne anticipate, che vi piace la parola “crisi”? Iniziamo a dire la verità?
“Non è la verità. Vogliamo che la legislatura arrivi alla fine. Quale sarebbe il nostro vantaggio? Anticipare le elezioni di tre mesi? La nostra posizione, quella di Forza Italia, è chiara. Siamo i più leali con il governo. Anzi, siamo un pilastro. Detto questo voglio dire basta a questa arroganza del Pd e del suo segretario. Si è convinto che questo sia il governo del partito unico, il suo. Il Pd ha occupato tutti i posti di potere. E’ ora che si fermi. Letta dovrebbe sapere che il partito unico esiste solo in Cina. Il mio partito non può diventare la terza gamba di sinistra. Non lo diventerà”.
Con questa posizione non rischiate di diventare la seconda gamba della Lega?
“Forza Italia ha due gambe. Sono le gambe di Forza Italia e sono gambe solide. Non siamo la gamba della Lega. Siamo la gamba di noi stessi. Siamo uniti ma diversi”.
Non si è ancora capito cosa cercate se non visibilità.
“E invece è chiarissimo. Niente questione di fiducia sulla riforma della giustizia e del fisco. Vogliamo il compromesso come lo stiamo trovando sulla giustizia. Siamo d’accordo sul ‘no’ alle porte girevoli. Non vogliamo che un magistrato che si è candidato con il Pd possa tornare a giudicare un uomo di Forza Italia così come non vogliamo che un giudice che si è candidato con Forza Italia possa giudicare un uomo del Pd”.
E’ vero che alzate la posta sul fisco per ottenere la riforma della giustizia?
“Sulla giustizia stiamo ottenendo quello che chiediamo da sempre. Separazione delle funzioni. Un solo passaggio durante la carriera del magistrato. Un magistrato si può candidare ma non può più tornare ad avere funzioni giudicanti. Quella che voi chiamate la battaglia sul fisco è solo la fisiologica richiesta di un partito e di un leader, Silvio Berlusconi, che ha abolito la tassa sulla casa. Siamo certi che troveremo un accordo”.
Finirete in comproprietà con la Lega?
“I sondaggi ci danno all’11 per cento. I più sfavorevoli all’8 per cento. Siamo il centrodestra affidabile”.
Tajani in Francia chi voterebbe?
“Certamente non voterei Marine Le Pen”.
Che vota invece Matteo Salvini. Perché non la voterebbe?
“Perché non corrisponde alla mia visione europea. Perché il suo è un nazionalismo. Il risultato francese conferma la vitalità di partiti di centro come il nostro. Dove non ci sono i moderati emergono i partiti estremi”.
Non si esclude che l’Italia possa rinunciare al gas russo. Si ipotizzano date. Forza Italia vuole la “pace o i climatizzatori accesi”?
“Forza Italia crede che non si possa fermare l’economia da un momento all’altro. Ma Forza Italia è anche il partito che ha sempre sostenuto che rinunciare il gas russo è giusto e che bisogna arrivarci per gradi. La ragione per cui non è possibile farlo è da addebitare ai quei partiti ideologici, quello che si incatenavano per dire no alla Tap”.
Giorgia Meloni, come dice il professore Canfora, è “una neonazista”?
“Non ci sarebbe neppure da rispondere. E però voglio. Questi insulti confermano un certo modo di fare politica. E’ la politica dell’insulto. Non sarà mai la nostra”.
Chi è Giorgia Meloni per Tajani?
“Un’alleata, la leader di un partito che come ha detto Berlusconi avremmo voluto avere al governo”.