Sul termovalorizzatore i romani sono con Gualtieri
L'84 per cento dei cittadini della Capitale è favorevole alla creazione di un impianto che dovrà trattare le 600 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati e che secondo il sindaco "sarà realizzato in tempi brevissimi e con le migliori tecnologie"
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha annunciato il 20 aprile scorso che è pronto il vero piano di pulizia straordinaria della città. Nel suo intervento in Assemblea capitolina Gualtieri ha ammesso che quella dei rifiuti “è la più difficile eredità” che si è trovato a gestire. In un lungo discorso ha ammesso che l’assenza di impianti e sbocchi è il vero vulnus che impedisce di tenere sotto controllo la situazione e dunque impone la svolta: “Il nuovo impianto sarà realizzato in tempi brevissimi e con le migliori tecnologie”. Un termovalorizzatore pubblico per trattare 600 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati ogni anno e risolvere definitivamente la cronica emergenza spazzatura nella Capitale.
La decisione ha scatenato polemiche dei comitati di quartiere e diviso anche la maggioranza. I cittadini invece non sembrano affatto scontenti nè divisi. Secondo un sondaggio di Izi, i romani sarebbero ampiamente favorevoli, anche nei territori che secondo le prime voci rientrerebbero nelle aree deputate a ospitare la nuova struttura.
L'84,4 per cento dei romani è a favore del termovalorizzatore
Tra il 22 e il 23 aprile, all'indomani dell'annuncio di Gualtieri, Izi ha intervistato 1.024 romani. Risultato? Il termovalorizzatore "stile Copenaghen" è gradito all'84,4 per cento degli interpellati. A rispondere "sì in ogni caso" è stato il 10,6 per cento. Il 55,6 per cento vuole l'impianto "se verrà realizzato con le dovute garanzie per l'ambiente e la salute dei cittadini". L'11,30 per cento è favorevole a patto che ci sia la garanzia di una totale e definitiva risoluzione dell'emergenza rifiuti a Roma, mentre il 6,9 per cento chiede che siano ridotti i costi di gestione dei rifiuti. Solo il 5,70 per cento degli intervistati si è detto contrario, con il 9,90 per cento che esprime una preferenza per il porta a porta e la differenziata "che andrebbero incentivate".
Due dati degni di nota. Primo, gli elettori della grillina Virginia Raggi sarebbero contenti della realizzazione dell'impianto, mostrando la propria contrarietà alla posizione del M5s che il 22 aprile ha fatto sospendere la seduta i in assemblea capitolina esponendo uno striscione con scritto "No all'inceneritore". Secondo: Il 59,1 per cento dei favorevoli "ma solo se verrà realizzato con le dovute garanzie per l'ambiente e la salute dei cittadini" risiede in IX Municipio, quello dove ricade Santa Palomba, una delle località in lizza per ospitare il termovalorizzatore.