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Grand Hotel "Emirato Puglia”: Lopalco lascia gli emilianisti per Art. 1
Nel suk pugliese l’epidemiologo va nel partito di Speranza deprecando il populismo del governatore, mentre tre consiglieri dem eletti nell’assemblea legislativa disattendono gi ordini di scuderia e non appoggiano i candidati del Pd nei comuni
Come in un gran bazar la politica pugliese riserva sorprese ogni passo. Dopo l’ingaggio dell’ex capogruppo di Forza Italia, Stefano Lacatena, da parte del governatore Michele Emiliano per puntellare ancora la sua maggioranza extra-large, proseguono movimenti e frizioni nella cosiddetta“coalizione dei pugliesi”, la formula politica che ha sostituito l’obsoleto “centrosinistra”, fuori moda nell’emirato.
Da epidemiologo-star ad assessore alla Sanità, poi eletto a furor di popolo consigliere regionale nella lista emilianista “Con”, di nuovo assessore, le dimissioni, il passaggio nel misto, fino all’ultimo colpo di teatro: l’accademico Pier Luigi Lopalco ha ora aderito ad Articolo Uno, il mini partito della sinistra fondato dagli ex detentori della “Ditta”. Il professore di Mesagne sembra, per ora, aver trovato pace nella sigla di Roberto Speranza, dopo una serie di fibrillazioni. Aveva rotto con il governatore Michele Emiliano lasciando la giunta per dissensi nella gestione delle nomine della Sanità. Subito dopo, da consigliere semplice, ha deciso di abbandonare il gruppo emilianista perché l’ex berlusconiano arruolato dal governo regionale era stato uno dei più acerrimi critici quando aveva la delega alla Sanità.
La fatwa contro Emiliana era stata netta: “Ho lasciato la mia posizione di assessore perché non me la sentivo di accettare scelte mosse da un atteggiamento populista. Ora lascio il gruppo Con perché non riesco davvero ad accettare il trasformismo come una regola di governo. Populismo e trasformismo sono i mali della politica italiana, minano le basi stesse della nostra democrazia”. Adesso dal misto va a sinistra, con queste motivazioni: “Ammirazione per il lavoro del ministro speranza e grande considerazione per la coerenza di Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema quando hanno abbandonato il Pd”. Poi una stoccata a Emiliano: “La coerenza ha un valore nella vita. Art. 1 è una formazione di persone per bene”.
Se Lopalco va a sinistra, tre eletti regionali del Pd prendono una strada diversa da quel del partito nelle comunali. A Galatina il consigliere Donato Metallo boicotta la candidata sindaco dem Sandra Antonica e si schiera con un imprenditore sostenuto dalla Lega. A Barletta il collega Ruggero Mennea contesta l’incoronazione della candidata sindaco Santa Scommegna (che utilizzerà slogan ai limiti del sacrilego in campagna elettorale) e ricorre - invano - agli organi nazionali del Nazareno per avere giustizia contro i trasformisti accampati nel centrosinistra della città della Disfida. La terza “Lady preferenze”, Anita Maurodinoia, schiera il suo movimento civico (“Sud al centro”) con il centrodestra a Bitonto, dove appoggia il postmissino Domenico Damascelli, e a Santeramo, dove sostiene la figlia di un ex senatore berlusconiano. Ma nel “Suk Puglia”, fino alla presentazione delle liste, non sono esclusi altri apparentamenti ibridi o eterodossi, a destra e sinistra…