Il retroscena
Fedriga lancia la lista civica per le regionali in Friuli. Ora Salvini ha un altro problema
La mossa del governatore in vista delle elezioni del 2023 sta mandando in tilt la Lega locale. E anche il segretario nazionale la vive male
Si chiamerà “lista Fedriga”. E punterà, nel nome del civismo, ad aggregare voti forzisti e moderati, di amministratori locali e perfino di mondi non lontani dal Pd. La mossa del governatore del Friuli Venezia Giulia, nonché presidente della Conferenza stato-regioni, guarda alle regionali del 2023. Tuttavia sta già mandando in tilt la Lega. Quella locale trema. Facile immaginare che diminuiranno gli scranni per i consiglieri regionali uscenti. Ma anche Matteo Salvini sembra essere molto sospettoso. I rapporti con Massimiliano Fedriga negli ultimi mesi si sono raffreddati, a detta di molti.
Marco Dreosto, europarlamentare salviniano e segretario regionale, per ora si morde la lingua. Ma in privato ha esposto il problema al leader del Carroccio. Quella di Fedriga però non sarà una “Lega 2” sul modello della civica presentata da Luca Zaia in Veneto alle ultime elezioni, ma un progetto politico più ampio. A Trieste è motivata come “un’arma di difesa” nei confronti dell’avanzata delle truppe di Fratelli d’Italia. Allo stesso tempo, visti i sondaggi non esaltanti del Carroccio a livello nazionale, rischia di suonare come un campanello d’allarme nei confronti dei vertici. Fedriga per molti in via Bellerio è Capitan futuro, l’uomo del dopo Salvini. Dai vaccini al green pass fino alla guerra ha sempre anticipato, corretto e bacchettato la linea del segretario nazionale sul merito. Il quarantenne governatore dice di non nutrire ambizioni da leader di partito. Ma intanto si attrezza per la riconferma. Poi si vedrà.