Palazzo Chigi
Tra Draghi e il centrodestra è "pace catastale". Orlando supera in socialismo il M5s
Salvini e Tajani trovano l'accordo sulla delega fiscale. L'impianto resta quello del governo, ma una modifica fa felici Lega e Forza Italia. In Cdm si estende il bonus energetico una tantum anche a chi percepisce il Rdc
Roma. A sinistra, il governo, si scopre e a destra, il governo si copre. Con la destra, di Salvini e Tajani, è “pace catastale” mentre con la sinistra del M5s è “Conte, chi?”. E questa volta Salvini torna “ragionevole”, mentre l’altro è il “signor Vabbé”. Non era infatti la minaccia di Giuseppe Conte la vera minaccia che preoccupava il governo ma la delega fiscale, la riforma del catasto, il mar d’Azov del centrodestra: gli incatastati.
L’arrivo del testo è ora confermato in aula per il 9 maggio. Qualcuno ricorda la colazione Chigi? Erano Salvini-Tajani-Lupi. Quella del “tutto va bene”. Non era proprio così. E’ servita qualche settimana. Salvini si era chiuso al Mef con “i suoi tecnici”. Annunciava a Pasqua: “Siamo al lavoro per evitare l’aumento delle tasse sulla casa”. Poi ancora: “Non ci siamo”. Ora governo e centrodestra ritrovano la serenità “della particella”. Viene riformulato all’articolo 6, il comma 2 che era il motivo della contesa. E già a solo dirlo viene voglia di non continuare a leggere. Dai dati dell’accesso dell’immobile si elimina il riferimento diretto ai valori patrimoniali e di mercato dell’immobile. In pratica l’impianto resta quello di governo senza “mortificare” le richieste di Lega e Fi.
L’ultima riunione, mercoledì sera, ha avuto come protagonisti, il capo di gabinetto, Antonio Funiciello, e il soprasegretario, Roberto Garofoli, il sottosegretario del Mef, il leghista Federico Freni, e il capogruppo di Forza Italia, Paolo Barelli che dice: “Siamo soddisfatti”. Antonio Tajani di più: “Si trova la soluzione che auspicavamo”. Il centrodestra torna dunque nella Nato di governo. Si accatasta. E anche il M5s si da alla “sanatoria”. Nel Cdm di ieri c’è stata ancora “esgalescion”. Andrea Orlando ha bis “sorbassato” Conte. Ha chiesto di estendere il bonus una tantum di 200 euro anche ai percettori del reddito di cittadinanza. Sarà destinato anche a stagionali, colf, autonomi. Il ministro del Lavoro del Pd incassa anche il buono sconto dei trasporti pubblici per studenti e lavoratori. Vale 60 euro. Ha fatto sponda con Giorgetti e con Stefano Patuanelli che già di mattina, in una intervista sul giornale d’area, aveva diciamo ridotto l’esgalescion. Non escono dal governo. Al massimo prendono il bus con il buono sconto. Di Orlando.