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Senato, Craxi alla commissione Esteri. Ecco gli scatoloni di Vito Petrocelli
L'ex grillino filoputiniano lascia la presidenza dell'organismo di Palazzo Madama. E fa i pacchi. Cosa ci sarà dentro: matrioske, vodka, gagliardetti del Kgb?
In esclusiva per il Foglio gli scatoloni più desiderati dalla maggioranza di governo: sono quelli di Vito Petrocelli, alias Petrov, ex presidente della commissione Esteri del Senato, sostituito da Stefania Craxi. Il voto c'è stato questa mattina, con enorme rammarico (eufemismo) del M5s uscito clamorosamente sconfitto.
È probabile che in questi pacchi - due più uno "fragile" con dentro bottiglie di vetro, forse di vodka - siano contenuti i ritagli di giornale con le sue gesta.
Petrocelli è stato espulso dal M5s di Giuseppe Conte dopo l'ultimo tweet: una Z in buona liberazione per salutare la festa del 25 Aprile. Qualche settimana prima aveva deciso di non votare la fiducia al governo sul decreto Ucraina. Un'escalation che lo ha portato fuori dai grillini e poi fuori dalla commissione Esteri che è stata sciolta grazie alle dimissioni di tutti i componenti.
Sicché il filopotuniano fa i bagagli e se ne va. Ci sono solo da capire due cose.
La prima: il contenuto degli scatoloni. Spunteranno matrioske, colbacchi, piumini (ma non Loro Piana, come si sa costano oltre 12 mila euro) e libri di Diego Fusaro, Giulietto Chiesa e Alessandro Orsini?
E infine un ultimo quesito: i pacchi di Petrov saranno spediti a Mosca?