Cortocircuito grillino

L'impianto incubo del M5s in Puglia è una “svolta” per la Raggi

Gianluca De Rosa

L'ex sindaca visita con i consiglieri capitolini l'impianto di Gioia del Colle da sempre criticato dai grillini pugliesi. "Non ci ha avvertito, non sapevamo nulla della sua visita, siamo molto stupiti", ci dice Grazia Di Bari, consigliera regionale del M5s

Per Virginia Raggi è “l’alternativa innovativa” al termovalorizzatore che il suo successore in Campidoglio, il dem Roberto Gualtieri, vorrebbe realizzare nella Capitale. Per i grillini di Puglia è “l’inceneritore che dobbiamo fermare”. La spericolata ricerca dei 5 stelle capitolini di un impianto diverso da proporre a Gualtieri conduce anche a cortocircuiti di proporzioni imponenti. Venerdì scorso Virginia Raggi si è recata a Gioia del Colle, pronvincia di Bari. Da queste parti sorge un piccolo ossicombustore sperimentale. L’impianto Isotherm tratta solo 5 tonnellate al giorno, numeri ben lontani dalle quasi 2mila tonnellate che dovrà trattare il termovalorizzatore della Capitale. E’ solo la prima tappa di un tour degli impianti “più innovativi” che i 5 stelle capitolini hanno intenzione di fare in giro per l’Italia per proporre poi al sindaco “una proposta articolata e alternativa all’inceneritore”. Dalla visita a Gioia del Colle Raggi è uscita entusiasta.

 

 

E pensare che proprio quell’impianto è da sempre un’immane tormento per i grillini pugliesi che fino a pochi mesi fa che hanno temuto la sua estensione a livello industriale. La società Newo avrebbe voluto realizzarne uno da 117mila tonnellate di rifiuti l’anno a Modugno, sempre nella provincia di Bari.  Insomma un impianto dalle dimensione più simili a quelle che servirebbe a Roma. E infatti Raggi lo dice: “Un impianto del genere che tratta circa 100 mila tonnellate costerebbe tra i 40 e i 50 milioni di euro, contro i 700 dell’inceneritore”. Peccato che su ricorso del comune di Bari il Tar ha annullato l’autorizzazione alla realizzazione del nuovo impianto. E i grillini pugliesi hanno gioito. Il tribunale amministrativo ha riconosciuto la loro tesi. Nella sentenza di dicembre si legge: “La fase sperimentale in relazione alla più volte menzionata tecnica di incenerimento dei rifiuti non risulta ancora conclusa. La stessa Newo ha dichiarato esplicitamente che ‘il processo isotherm risulta l’unico caso al mondo di applicazione industriale della ossidocombustione flameless’. Appare evidente, quindi, che l’impianto della Newo ha natura del tutto sperimentale non potendosi certamente considerare come realizzabile su scala industriale un processo tecnologico non ancora compiutamente testato, soprattutto per quanto riguarda il suo ipotizzabile impatto ambientale e sanitario”.


E’ normale dunque che la visita di Raggi abbia preso in contropiede i consiglieri regionali del M5s. “Non ne sapevamo nulla, con noi non l’ha concordata, siamo rimasti francamente molto stupiti”, dice la consigliera Grazia Di Bari. Non si stupisce invece il consigliere regionale del Pd Fabiano Amati. “I 5 stelle sono così – ridacchia – sono dei situazionisti”. La strategia di Virginia Raggi qui in Puglia la conoscono bene. Amati la spiega così: “E’ la tecnica antica del grillismo: proporre un’altra cosa che non ci azzecca niente per dire no a una cosa”. Benaltrismo nimby.