Il retroscena

Salvini pensa a un nuovo Papeete: sì al proporzionale contro la "arrogante" Meloni

Simone Canettieri

Il leader della Lega studia il colpo a sorpresa per il prossimo luglio. Intanto stasera a Verona dopo mesi dividerà il palco con la leader di Fratelli d'Italia

In privato Matteo Salvini definisce Giorgia Meloni “arrogante”. Ecco perché da qualche giorno vagheggia il colpo a sorpresa. Da mettere a punto a fine  luglio, mese di Papeete, quando la Lega celebrerà la consueta festa estiva a Cervia, a pochi chilometri da Milano Marittima. Il leader della Lega accarezza l’ipotesi di una legge proporzionale che troverebbe il semaforo verde di Pd, M5s e altri pezzi consistenti di Parlamento. Ci sta pensando sul serio in queste ore, al di là delle smentite di rito. Il fatto è che i rapporti con la capa di Fratelli d’Italia sono al minimo storico. Nonostante la dissimulazione gentile in programma questa sera a Verona. A distanza di tanti mesi (l’ultima volta: ad Atreju lo scorso dicembre) i due saliranno sullo stesso palco per sostenere la rielezione di Federico Sboarina, sindaco prima in odore di  Carroccio poi traslocato in FdI. Sarà il fatto politico più interessante di queste amministrative, in cui la destra corre divisa in capoluoghi importanti: da Parma a Messina, fino a Carrara, Viterbo e Catanzaro.

 

Meloni giusto ieri l’altro ha bollato come “strabica” la visione dell’alleato che l’accusava di voler dividere il centrodestra alle comunali. Tensione niente male che oggi vivrà una giornata di moratoria. Ci saranno anche gli altri cespugli della coalizione a Verona rappresentati da Luigi Brugnaro, Antonio De Poli e Maurizio Lupi. Mancherà Forza Italia, che nella città scaligera fa il tifo per Flavio Tosi. Insomma anche questa ciambella uscirà senza il buco. Ma il fatto che Giorgia e Matteo saranno insieme in un comizio solletica la curiosità di tanti. Per esempio dalla Lega dicono che sia stato Fratelli d’Italia a chiedere questo evento insieme e da Fratelli d’Italia sostengono il contrario esatto. Salvini  pare che abbia fatto il prezioso: “Prima ho altri impegni elettorali dunque se vogliono che ci sia anche io, l’evento si deve svolgere alle 20: non cambio la mia agenda”.

 

Chissà se è veramente così, alla fine. Di sicuro in via Bellerio il clima è quello che è in vista di domenica. I salviniani danno per scontato ormai il sorpasso di Meloni anche al nord, per non parlare del centro-sud. C’è il forte sentore che in tantissimi comuni, anche importanti, la Lega possa andare sotto la doppia cifra. “Ma queste sono comunali piene zeppe di liste civiche, il voto sarà falsato dal punto di vista del peso elettorale dei partiti”. Si cercano alibi e scappatoie dalle parti dell’ex ministro dell’Interno. Anche per fuggire da una resa dei conti con il patto sindacale che governa il settentrione: Luca Zaia, Massimiliano Fedriga, Giancarlo Giorgetti. Il triangolo che scruta con perplessità le mosse di Salvini, compresa la possibile nascita di una lista Prima l’Italia, frutto della fusione con Forza Italia, da testare alle prossime politiche al posto del Carroccio. Il leader della Lega pattina sul futuro. Si fa forte dello scudo di Silvio Berlusconi e continua a guardare di pessimo occhio le mosse dell’alleata, diventata socia di maggioranza della coalizione. Al punto da studiare un Papeete bis: buttarsi sul proporzionale.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.