Il retroscena

Ecco la trattativa Fuortes-Salvini: tutto il palinsesto Rai

Carmelo Caruso

La lista delle trasmissioni sulle quali la Lega vuole mettere le mani. Intanto gli ascolti già precipitano. Pure il Vaticano si lamenta

Se questa lista venisse modificata sarebbe la prova che la trattativa fra l’ad Rai, Carlo Fuortes, e la Lega c’è stata. Se questa lista non venisse alterata si avrà invece la quasi certezza che l’allontanamento di Mario Orfeo, ex direttore dell’Approfondimento, era dettata da passioni non controllate dall’ad.  Sono passioni che hanno provocato polemiche, incertezze  editoriali e industriali, che hanno agitato la televisione pubblica. Il Foglio è nelle condizioni di poter elencare i programmi di approfondimento 2022-2023, la lista che mercoledì Fuortes non ha voluto comunicare al cda. Verrà diramata il 15 giugno. Questo documento è sul tavolo di Antonio Di Bella, il neo direttore dell’Approfondimento ma già direttore del daytime, la direzione che è stata affidata a Simona Sala. Di Bella prende in consegna un palinsesto a cui si lavorava da novembre e consegna alla Sala dei programmi che, al loro esordio, sono già crollati negli ascolti.
 

Come promesso, il Foglio, in questo articolo, elenca le trasmissioni a cui si è lavorato da oltre nove mesi e che sono diventate oggetto di trattativa. L’ad Carlo Fuortes ha dichiarato al cda che l’elenco verrà presentato il 15 giugno per dare modo al nuovo direttore Di Bella di studiarlo. E’ ormai arcinoto che in queste ore il programma conteso è quello di Rai 2 che doveva essere condotto da Ilaria D’Amico dal titolo “Nuovo”. Viene offerto a Francesco Giorgino, vicedirettore del Tg1, mezzobusto, che ha un rapporto difficile con Monica Maggioni. Sarebbe la direttrice stessa, per la serenità della redazione, a preferire una diversa collocazione per Giorgino. 


Con ordine, ecco dunque  i programmi della lista. Su Rai 1, in seconda serata era previsto il programma “Crime”. Sarebbero sette puntate condotte da Giancarlo De Cataldo. A fine ciclo, sempre su Rai 1, era già stato allestito “Basco Rosso” un programma sui militari che lottano contro la ’ndrangheta. Il programma di De Cataldo è tra quelli che rischiano l’impallinamento della Lega che sta negoziando con Fuortes. Chiede spazi affidati a persone gradite a Matteo Salvini. Uno di questi è appunto Giorgino. Passiamo ora  a Rai 2. Il lunedì sera veniva confermato (e ripeteremo sempre l’imperfetto perché solo tra pochi giorni avremo la prova) “Restart” con Annalisa Bruchi. Il giovedì, come anticipato, era la serata della D’Amico, che doveva vedersela con il programma più forte di La7, “Piazzapulita” di Corrado Formigli. In Rai si dice: “Non ci sarà la fila per condurre la serata del giovedì,  ma per sfilarsi. Vincere prima era difficile, farlo ora, dopo queste polemiche, quasi impossibile”. Sempre su Rai 2, il venerdì, era il giorno del programma “Onorevoli confessioni” condotto da Laura Tecce. Un ciclo di sei settimane. Rai 2, come si è scritto, fino a ieri, è la rete dove più si sperimenta. E’ una rete che viene usata come albergo a ore,  la “camera” dove vengono fatti pernottare vicedirettori a disagio con i direttori: è il The Rai Million Dollar Hotel. Passiamo a Rai 3. Due programmi si conoscono perché sono stati già ampiamente presentati. Uno è la striscia serale di Marco Damilano, “La Torre e il Cavallo” dal 5 settembre alle 20.35. L’altro è “Filorosso” di Giorgio Zanchini. Dovrebbe esordire il 28 giugno. L’altro programma previsto per l’autunno è “La scelta” di Ezio Mauro. Quattro puntate in onda domenica sera per raccontare Putin e i passaggi che hanno portato alla guerra in Ucraina. In seconda serata, dopo la trasmissione “Presa diretta”, era stato programmato “Dottori in corsia” condotto da Federica Sciarelli. A Francesca Fialdini era invece stato affidato “Fame d’amore”. Per il resto, confermati gli altri storici programmi: “Porta a Porta”; “In mezz’ora”; “Le parole della settimana” oltre tutte le trasmissioni di medicina tra cui “Check Up”.
 

Di Bella, un professionista dalla storia importante, rischia di essere valutato da questo palinsesto. Ripetiamo: se lo modifica, passerà per essere un uomo d’ordine di Fuortes. Se conferma i programmi, dimostra che il lavoro di Orfeo era ben fatto. Ma chi rischia davvero, e forse di più, è una donna che in questo sottosopra è stata strappata dal Tg3 e dirottata a dirigere il Daytime. E’ Simona Sala. Deve vedersela con gli artisti, quasi sempre capricciosi, ed eredita questi ascolti. Bassi. Vediamoli. 9 giugno: Mediaset con “Mattino cinque”  batte “Unomattina” (19 per cento contro 16). “Forum” di Barbara Palombelli va sopra il programma del mezzogiorno Rai che si chiama “Camper”. Pure “Pomeriggio cinque” ha fatto più ascolti di “Estate in diretta” (17.5 contro 15.7). In questo disordine si registra pure l’insofferenza di Stefano Coletta, il direttore di Rai 1 e dell’intrattenimento. Chiede a Fuortes che il programma di Fabio Fazio venga trasferito dal genere “cultura” al suo. La direttrice di Rai Cultura, Silvia Calandrelli, è in questo momento la figura più ascoltata dall’ad. Il Foglio, parlando delle correnti Pd in Rai, l’ha definita la “vicesegretaria” di Fuortes. Con una decisione che ha destato perplessità, e raccontano in Rai addirittura le perplessità della Segreteria di stato vaticana, Fuortes ha infatti deciso di inglobare sotto il genere “cultura” anche l’informazione religiosa. Fin qui è cronaca. Eppure ogni mattina, dal settimo piano di Viale Mazzini, piovono telefonate risentite nel tentativo di invertire quello che si crede un “racconto”. La Rai ovviamente non racconta quanto sta accadendo in Rai. Nel linguaggio giornalistico si direbbe che la Rai sta “bucando” la notizia. La notizia è lei. 

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio