festa dell'innovazione
Brunetta: "Macché recessione! Cresciamo al più 3 %. Il salario minimo non serve"
Il ministro della Pubblica amministrazione: "A una legge che stabilisce un salario minimo preferisco un contratto. Per il pubblico il lavoro in presenza è fondamentale. Lagarde? Sull'inflazione impari da Draghi"
"L'Italia crescerà nel 2022 del 3 per cento". Per cui altro che catastrofismo. Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta ne è sicuro. E lo dice con estrema confidenza intervenendo alla Festa dell'Innovazione del Foglio. Un colloquio a tutto campo in cui l'esponente del governo Draghi ha aggiunto un po' di elementi sulle tematiche in cui è più direttamente coinvolto: economia, lavoro e settore pubblico. "Sono un vecchio socialista. E' tutta la vita che studio le dinamiche del mercato del lavoro. Per cui rimango stupito quando grillini e piddini mi attaccano quando mi scaglio contro il salario minimo", ha detto Brunetta. Che sull'introduzione di un livello minimo di retribuzione si è detto contrario da tempo immemore. "Perché un contratto è molto meglio di una legge. Che crea anche comportamenti opportunistici".
Per il responsabile della Funzione pubblica, poi, il salario minimo rischia di diventare una specie di reddito di cittadinanza. Una misura insufficiente perché "mette insieme sangue venoso e sangue arterioso". Come correggerne le storture? "Ad esempio attraverso strutture pubbliche che mettano i percettori alla prova. E già previsto nel contratto". Di certo, il reddito è in antitesi con il concetto di innovazione, che "significa cambiamento, decisione, rottura, rischio".
E qui si arriva al grande tema del lavoro da remoto, altro grande nemico di Brunetta sin da quando è tornato a fare il ministro e ha dovuto gestire le implicazioni della pandemia sulle pubbliche amministrazioni. "La finalità è fornire i migliori servizi ai cittadini e il medico, l'infermiere, deve essere in presenza, il responsabile dell'ufficio dell'anagrafe, il carabiniere anche. C'è stato un dibattito: qualcuno ha detto che i dirigenti potevano lavorare in smartworking, ma avete mai visto un dirigente da remoto?", ha detto Brunetta. Che si è detto sulla stessa linea di Elon Musk. E ha rivendicato, per il settore pubblico, di aver predisposto una regolazione che prima non c'era.
C'è stato spazio poi per una domanda sul governo. Brunetta rispedisce al mittente le accuse di non aver fatto abbastanza su concorrenza, delega fiscale e giustzia. "Siamo capitanati dal migliore", ha detto riferendosi a Draghi. Ed è stata anche l'occasione per commentare le nuove politiche monetarie della Bce, con il progressivo smantellamento del Quantitative easing. "Alla Lagarde consiglierei di andare a lezione dal suo predecessore", ha suggerito Brunetta sempre alludendo al premier.. "Perché l'inflazione di oggi non va combattuta con strumenti ordinari".