Conte vince a Napoli, ecco il piano per una cosa rossa
I vertici grillini tornano a vagheggiare, forti di una scoppola elettorale abbastanza clamorosa, il piano per lanciare per le polemiche una federazione di sinistra guidata da Giuseppi. Chi ci starebbe?
Il pericolo scampato a Napoli, dove il tribunale non ha azzoppato la leadership di Giuseppe Conte, riaccende idee per il futuro nel M5s. I vertici grillini tornano a vagheggiare, forti di una scoppola elettorale abbastanza clamorosa, il piano per lanciare per le polemiche una federazione di sinistra guidata dal Conte rosso. Chi ci starebbe?
Sicuro un pezzo importante di Articolo 1, capitanato dai bersianiani ma senza Roberto Speranza. E poi magari Nicola Fratoianni, cespugli verdi e reduci dell’Italia dei valori. Giuseppi Mélenchon? Sì. Un piano a cui studia anche Goffredo Bettini, da mesi lontano dai riflettori nella sua Thailandia.
Al Nazareno sono a conoscenza di questo scenario. O meglio non lo escludono. Molto dipenderà dalla legge elettorale. Ma con tre gambe il campo sarebbe davvero largo: Renzi e Calenda, Letta e poi Conte e la sinistra.
È tutto molto prematuro, certo. Non a caso dalle parti dell’ex premier a domanda diretta negano tutto. Con queste parole: “Non c’è nel nostro orizzonte una federazione di forze di sinistra né di centro. Continuiamo a lavorare per un progetto nell’area progressista a partire dal Pd”. Ma nel mondo grillino le temperature sono altissime. E con il voto on line sul terzo mandato potrebbero aprirsi nuovi orizzonti. A sinistra, ma anche al centro del M5s.