insieme per il futuro?
Lo strano caso dei deputati Pallini e Currò, promessi sposi ma divisi dalla scissione M5s
Lei è andata con Di Maio, lui è rimasto con Conte. Così la coppia che nelle prossime settimane si sposa si è divisa politicamente
Maria Pallini e Giovanni Currò fino a poche ore fa erano una coppia semplice di deputati del M5s. In politica, ma soprattutto nella vita. Lei dell'Irpinia, lui di quel ramo del Lago di Como. Promessi sposi. Si sposeranno tra pochi giorni, dopo una relazione che va avanti da alcuni anni. E perché mai ne scriviamo? Perché la scissione materializzatasi ieri all'Hotel Bernini di Roma, con la nascita del nuovo gruppo Insieme per il futuro da parte dei fedelissimi al ministro Luigi Di Maio, un esito su questo futuro nucleo familiare l'ha già prodotto. In piccolo, ma nemmeno tanto. Perché Pallini è passata dillà. Mentre Currò è rimasto di qua.
Così adesso sono subito corsi a spiegare che no, questa scelta non c'entra niente con il loro destino personale. "Politica e famiglia sono cose separate". E insomma non saranno Giggino e Giuseppi a decretarne gli umori, la felicità di coppia. Fatto sta che ricordano, in questa sovrapposizione di regolamenti parlamentari e voti nuziali, una parte del paese che fu: come quando dopo la svolta della Bolognina c'era chi non accettava di diventare Pds, e al costo di provocare ricadute familiare rimaneva un "coniuge comunista".
Più di recente una delle coppie politiche che si avversavano in pubblico è stata quella composta da Francesco Boccia e Nunzia De Girolamo. Lei ha smesso di far politica, il loro matrimonio è rimasto saldo. Quello che si augura anche la coppia di (ex?) grillini. Insieme per il futuro? A casa di sicuro.