Mattarella: "La guerra di Mosca richiede una risposta netta, unitaria e solidale"

Il presidente della Repubblica alla Conferenza nazionale della Cooperazione allo sviluppo

"Il conflitto scatenato da Mosca per anacronistiche velleità di potenza richiede una risposta netta, unitaria e solidale, al fine di giungere al ripristino di condizioni di pace", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla sessione inaugurale della Conferenza nazionale della Cooperazione allo sviluppo. Parlando dell'invasione russa dell'Ucraina, il presidente della Repubblica ha sottolineato: "Le grandi crisi internazionali, dalla pandemia all'aggressione a Kyiv da parte della Federazione russa, stanno drammaticamente riducendo se non azzerando risorse destinabili ad affrontare le grandi questioni dalla cui soluzione dipende la sopravvivenza dell'umanità". Ne deriva che "l'azione per gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite ne esce indebolita".

  

La pace, ha ricordato il Capo dello Stato, è "uno dei nobili fini della cooperazione". Questo perché "non è solo la naturale proiezione dei nostri valori costituzionali: è strumento fondamentale per costruire e preservare la pace. Il rapporto tra sviluppo e affermazione dei diritti umani è evidente". Del resto, spiega Mattarella, "se è evidente che con la guerra non ci può essere sviluppo è chiaro che, senza sviluppo - come abbiamo potuto constatare in diverse parti del mondo - non ci possono essere stabilità e pace". Il presidente ha poi ricordato che l'approccio della Repubblica alle grandi questioni globali "è fondato su un multilateralismo efficace, capace di elaborare al livello internazionale risposte tempestive, coordinate, lungimiranti".

Insomma, chiarisce, "le nostre politiche di cooperazione sono concepite e attuate in maniera tale da assicurare piena sinergia con le iniziative promosse in questo delicato ambito dalle Istituzioni comuni. L'Unione e i suoi Stati membri sono il maggiore donatore di assistenza e cooperazione e uno dei principali attori in materia di sviluppo a livello mondiale". Quindi, conclude Mattarella, "la rilevanza della azione europea congiunta, capace di proiettarsi nei cinque continenti, deve vederci consapevoli del nostro ruolo, delle nostre responsabilità, del nostro potenziale".

  

Mattarella ha aggiunto poi che "la pandemia ha reso evidente che in un mondo interconnesso non esistono soluzioni locali a sfide globali, come quelle dell'emergenza sanitaria, dei cambiamenti climatici, della povertà estrema, dell'insicurezza alimentare".

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