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La conferenza di Draghi dopo la riunione dei leader europei
Il premier: "Gli stoccaggi vanno molto bene, dipendenza da gas russo scesa a 25 per cento. Necessario agire subito su inflazione. Vertice energia possibile a ottobre"
"Si è parlato di energia, di cosa fare per i prezzi così alti. L'Italia, per gli stoccaggi di gas sta andando molto bene e per quanto riguarda la dipendenza dalle forniture russe oggi è scesa dal 40 al 25 per cento", ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo di Bruxelles. Occorre "agire ora sui prezzi" che "crescono da 4 mesi". Il governo – ha aggiunto il premier – si impegna "a sostenere il potere d'acquisto degli italiani".
Energia
Il 70 per cento dei beni presenti nell'indice degli acquisti ha registrato un aumento del prezzo e quindi è necessario agire subito, ha detto Draghi. "L'energia è aumentata di prezzo anche prima della guerra e ora l'inflazione che prima dipendeva sostanzialmente dall'energia, ora dipende anche da altri fattori", ha dspiegato. "Come è successo sempre quando c'è stato un protratto aumento di una materia, questo si espanso su altre merci", ha proseguito. "Se riusciamo a fare qualcosa su quel fronte riusciamo a ottenere qualcosa sul fronte del contenimento dell'inflazione e dei tassi di interesse", ha aggiunto.
"Ci sono tanti timori e alcuni paesi sono stati tanto dubbiosi sull'agire", ha detto il premier, riguardo in particolare alla proposta italiana di fissare un tetto al prezzo del gas. "Ho chiesto un vertice a luglio sull'energia", ha detto Draghi, secondo cui tuttavia bisognerà attendere la valutazione della Commissione in merito e ciò sarà possibile "solo nel Consiglio di ottobre".
"Ho chiesto – ha spiegato il premier – un Consiglio straordinario sull'energia a luglio, mi è stato detto che non c'è ancora uno studio su cui discutere. La Commissione ha promesso un rapporto completo per settembre, da discutersi nel Consiglio di ottobre. Per noi è tutto sommato soddisfacente perché si pensava a un'ulteriore esitazione". Certamente si parlerà del tetto al prezzo del gas anche al G7. "Gli Stati Uniti sono consapevoli delle difficoltà che stiamo incontrando con le sanzioni. Le sanzioni sono efficaci ma sono anche pesanti per noi. Gli Usa hanno già deciso qualche misura di aiuto, portando il Gnl in Europa, ma sono cifre contenute. Gli Stati Uniti sono preoccupati soprattutto del prezzo del petrolio ed è in quel contesto che è giunto il suggerimento di avere un price cap al prezzo del petrolio ed è lo strumento che chiunque suggerisce di utilizzare in questa situazione", ha detto Draghi. Oggi la principale obiezione al tetto al prezzo è la paura che la Russia tagli ancora di più le forniture, ha chiarito. "C'è molta consapevolezza rispetto alla serietà della situazione. C'è stato un impegno chiaro a coordinarci di più sui fronti della ricerca di nuovi fornitori, degli stoccaggi, di piattaforme comuni. Certo che ci deve essere solidarietà e serve una risposta alle richieste di controllare il prezzo del gas. Oggi la principale obiezione è la paura che la Russia tagli ancora di più le forniture ma oggi siamo a una fase in cui il taglio in Germania è al 50 per cento. Putin sta avendo le stesse entrate e l'offerta russa diminuisce", ha detto Draghi.
Le misura che l'Italia sta pensando assicura che non vi sia emergenza energetica durante l'inverno, ha detto il presidente del Consiglio. "Ci stiamo preparando in funzione di quest'inverno. Tutte le previsioni, gli studi danno un quadro che, grazie proprio alla ricerca di altri fornitori, dal punto di vista dei volumi ci mettono in una buona posizione", ha aggiunto.
"Nell'area dell'euro, soprattutto a causa dei prezzi dell'energia e dell'inflazione, le previsioni sono di un rallentamento un po' in tutti i paesi. Noi siamo impegnati a proteggere e sostenere il potere d'acquisto degli italiani", ha aggiunto.
L'Europa deve essere pronta a eventuali interruzioni di fornitura di gas russo, ha spiegato intanto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa finale del Consiglio europeo di Bruxelles. "Dobbiamo essere pronti ad affrontare possibili future interruzioni delle forniture russe di gas. Stiamo lavorando molto su questo tema. Abbiamo rivisto i nostri piani di recupero, per assicurarci che ogni stato membro sia pronto per future interruzioni, e stiamo lavorando su piani comuni europei di riduzione della domanda, sia dal lato industriale che da quello statale", ha continuato. "Quando agiamo insieme, come 27 stati uniti ed evitiamo le frammentazioni, siamo più forti e le nostri azioni hanno un grande impatto. Presenterò il nostro piano ai leader europei a luglio", ha concluso.
Ucraina e Balcani
L'Italia è stata molto attiva nel promuovere lo status di paese candidato dell'Ucraina, ha detto Draghi in conferenza stampa. "Abbiamo sostenuto l'allargamento ai Balcani prima di tutti gli altri. Tutto questo assume una fisionomia diversa in tempo di guerra. Questi Paesi hanno deciso che la loro ancora di sicurezza non sta altrove, sta in Europa. Ed è anche di prosperità". Non ci saranno, ha aggiunto, ritardi nel processo di allargamento dell'Ue. "Uno degli effetti della riunione di ieri quando i leader dei paesi dei Balcani hanno protestato, chiedendo aiuto, è che non ci saranno ritardi. Ciò significa che questi paesi devono fare le riforme necessarie per adeguare le loro società agli standard dell'Ue ma ciò significa anche che l'Ue deve aiutare questi paesi a fare ciò si chiede loro", ha detto Draghi.
Il ruolo dell'Ue, tra pace e mercati
"L'Ue sta crescendo, sta diventando sempre più importante, sta diventando quell'istituzione a cui tutti i paesi Ue guardano come una istituzione capace di dar loro stabilità e sicurezza", ha detto Draghi.
È necessario che la Commissione europea si doti di una capacità fiscale che faccia capire ai mercati che siamo tutti insieme, ha aggiunto. "Ci sono resistenze da parte dei paesi cosiddetti frugali. Diversi paesi del Consiglio europeo hanno sollevato questi temi. Forse più che parlare di Recovery, che fa pensare agli aiuti, bisogna pensare di poter accedere al mercato in maniera autonoma. È importante che possa essere la Commissione europea ad andare sul mercato e poi presti il denaro ai singoli paesi", ha detto Draghi. "Quando si decise la risposta al Covid con il Next Generation Eu, gli spread calarono e quella fu una decisione politica. Se ne continuerà a discutere, ci vuole del tempo", ha aggiunto.
Governo
Nessun cambio nella squadra dei ministri. Non serve un rimpasto di governo, ha detto il presidente del Consiglio e ha aggiunto di non sentirsi con un mandato più debole dopo la scissione del Movimento 5 stelle. "È lo stesso mandato", ha risposto a una domanda specifica sul tema.