A Parma vince il "campo largo" di Guerra, ma senza il M5s
Il centrosinistra non governava da anni. Il neo eletto Guerra: "Letta contentissimo. Da quando il Pd esiste, per la prima volta, è al governo della città". A festeggiare anche il sindaco uscente, l'ex grillino Pizzarotti: "Si porterà avanti ciò che abbiamo fatto in questi 10 anni, nei quali è imploso il M5s"
I suoi sostenitori avevano iniziato a intonare “Bella Ciao” poco dopo le 23, quando, in base ai seggi scrutinati, le percentuali lo davano già in netto vantaggio, confermando il risultato del primo turno. È bastato far passare qualche minuto, quando a concretizzare l'euforia sono stati i numeri. Michele Guerra, assessore alla Cultura della giunta (uscente) di Federico Pizzarotti e candidato per il centrosinistra, infatti, è diventato il nuovo sindaco di Parma, battendo Pietro Vignali, candidato per il centrodestra e sindaco della città emiliana fino al 2011. Trentuno minuti dopo la mezzanotte, la percentuale di Guerra si è attestata al 66,19% di preferenze. “È un risultato storico per Parma: dopo 24 anni, il centrosinistra torna a governare la città - aveva detto Guerra, durante lo spoglio dei 204 seggi cittadini -.Abbiamo realizzato che è un risultato importante: ci abbiamo creduto moltissimo, abbiamo continuato a lavorare tra primo turno e ballottaggi, con lo stesso metodo, e questo ha pagato”.
Molte le strette di mano, compresa quella con l'avversario, al quale Guerra ha comunque riconosciuto toni pacati durante la campagna elettorale, poi gli abbracci di incoraggiamento dei familiari e degli amici più stretti e, infine, le urla dei sostenitori, che si sono spostati dal comitato elettorale, nella centralissima via Cavour, in piazza Garibaldi, dove la coalizione che ha sostenuto il vincitore si è trovata per festeggiare la vittoria.
Tra le liste che hanno sostento il sindaco neoeletto, oltre al Pd, che ha ottenuto la percentuale di preferenze più alta, c'è anche Effetto Parma (di cui il sindaco uscente è il presidente), Michele Guerra sindaco, La sinistra coraggiosa, Onda progressista e il Cantiere riformista. A Parma, il centrosinistra non vinceva da anni e la coalizione che ha tenuto insieme il vincitore, in una sorta di “campo largo”, non ha visto la partecipazione dei pentastellati.
“Enrico Letta mi ha fatto i complimenti, era contento di questo risultato storico – ha puntualizzato Guerra -. Dopo 24 anni eda quando il Partito democratico esiste, per la prima volta, è al governo della città. Ci siamo parlati con grande felicità e grande forza per il tempo che ci aspetta”. A congratularsi con il sindaco neoeletto anche Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, arrivato in città poco prima del termine dello spoglio, e tra i primi a sostenere la candidatura dell'ex assessore alla Cultura e docente universitario di Storia del cinema.
“Con la vittoria di Michele Guerra si torna, dopo 25 anni, a governare la città: un grande lavoro del Pd e un dato straordinario – ha puntualizzato il presidente -. Ora dobbiamo dare un buon governo a questa città”. A festeggiare la vittoria di Guerra anche il sindaco uscente Pizzarotti, presidente di Effetto Parma, che ha sostenuto la coalizione di Guerra: “Mi si riconoscerà che io sono fiducioso da un anno dell'operazione, del percorso fatto e della dialettica che abbiamo avuto, della strategia portata avanti da tutti”. L'ex pentastellato, eletto con il Movimento 5 Stelle nel 2012, si è definito “soddisfatto” di “lasciare il Comune nelle mani di una persona capace, competente che potrà portare avanti le politiche che abbiamo fatto in questi 10 anni”. “Se è una vittoria della giunta uscente? Sicuramente, visto che Michele Guerra ne fa parte, per noi è un grande successo – ha aggiunto Pizzarotti -. È stato un bel percorso, comunque diverso, ma sono 10 anni importanti in cui sono state fatte tante cose, si potrà dare sia continuità, sia discontinuità sulla base delle politiche scelte, ma per me è una grande soddisfazione”.
Sulla scissione dei pentastellati, il sindaco uscente ha detto: “Dieci anni di nostra amministrazione e in dieci anni è imploso il M5s, è quanto meno curioso che ci sia stata questa scissione la settimana scorsa, prima dell'esito di questo ballottaggio, però tornando a noi, grande felicità per Guerra, che ha fatto una campagna elettorale molto bella. Dare il testimone a una persona che se lo merita, competente e con visione è una grande soddisfazione, un po' come aver vinto tre volte”.