ore decisive
M5s, panico secondo mandato tra i parlamentari. Grillo spinge per salvarne 5 su 50
Nel vertice tra Conte e il garante si discute di una deroga del 10%: sicuri Crimi, Taverna, Fico. Tutti gli altri no. A partire dai ministri
Nel M5s potrebbero salvarsi solo cinque parlamentari su cinquanta. Sono ore di panico fra i grillini. Giuseppe Conte è chiuso con Beppe Grillo all'Hotel Forum, quartier generale romano del Garante, poco interessato a visitare la sede del Movimento, a due passi dalla Camera. Come raccontanto da Ileana Sciarra per Adnkronos, si ragiona su un tetto del 10 per cento di salvati. Prima della scissione capitanata da Luigi Di Maio, i parlamentari M5s al secondo mandato erano sessantanove. Venti hanno però seguito il ministro degli Esteri nell'avventura "Insieme per il futuro". Ne rimangono dunque 49.
Il tetto del 10 per cento imposto da Grillo a Conte permetterebbe la ricandidatura solo a 5 big. I sicuri sono Paola Taverna, Vito Crimi e Roberto Fico. Ballano per due posti, stando a questi conti, una serie di big rimasti per ora con Conte: i ministri Federico D'Incà e Fabiana Dadone. Ma anche gli ex Fraccaro e Bonafede. Per non parlare dei sottosegretari, primo fra tutti Carlo Sibilia. Sono al secondo mandato, ma hanno già detto di non volersi ripresentare gli ex ministri del Conte I Danilo Toninelli e Giulia Grillo.
Tremano tanti volti storici del grillismo in queste ore. E tiene banco anche il caso Sicilia: Giancarlo Cancelleri, arrivato a due giri come consigliere regionale, spinge per avere la deroga per tentare di nuovo di diventare governatore.