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la mossa del garante

M5s, Grillo non vuole il terzo mandato. Bonafede: "No alle deroghe". E Beppe: "Bravo, torna a fare l'avvocato"

Simone Canettieri

Continua il tour fra i parlamentari M5s in ansia per le nuove regole. Stop a Giancarlo Cancelleri in Sicilia

Il Grillo-tour fra i parlamentari M5s in ansia per la ricandidatura continua. Questa mattina, prima di trasferirsi in Senato, il garante ha continuato ad ascoltare "i miei ragazzi". Salvo ribadire, ancora una volta, che "il tetto dei due mandati è imprescindibile". Stesso discorso in Sicilia, dove per le regionali Giancarlo Cancelleri chiede la deroga: "Per me non se ne parla". E allora bisogna ricostruire queste sedute di autocoscienza di Grillo con i parlamentari nel panico, al chiuso della Sala Tatarella, secondo piano di Montecitorio.

Quelli al primo mandato si fanno paladini dei principi inderogabili: "Beppe siamo con te!". Quelli al secondo tacciano, mettono sguardi vaghi e parlano di temi. Il siparietto che più merita è quello fra Grillo e Alfonso Bonafede. L'ex ministro della Giustizia, arrivato al secondo giro di boa, prende la parola: "Come ti ho già detto in privato, sono a favore del rispetto della regola. Non bisogna derogare". E Grillo: "Ma certo, Alfonso, dai. Tornerai a fare l'avvocato". L'ex ministro del Conte I e II la prende a ridere, ma pare che si stia davvero attrezzando per il futuro puntando al foro di Milano.

Giuseppe Brescia, anche egli al secondo mandato, racconta l'incontro così: "Sono intervenuto per parlare di temi e collocazione politica. Non di mandati". Perché? "Ero in conflitto d'interessi, come d'altronde i miei colleghi che si trovano alla prima legislatura". Il Grillo tour continua nel Palazzo anche nel pomeriggio. Parola d'ordine: non vi lascerò soli ragazzi, sarete i prof. della nostra scuola di formazione.  Una sistemazione che sembra non interessare agli eletti: "Sì, va bene ma quanto si guadagna?".

  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.