Viale Mazzini

Fratelli di Rai. Il Pd è infuriato con Fuortes e Di Bella per la nomina di vicedirettori "meloniani"

Carmelo Caruso

Il nuovo direttore dell'Approfodimento sceglie tre vice di area Fdi. Scoppia l'ira dem che si vede scippare "Agorà". Intanto la Rai "buca" le dimissioni del premier inglese

Roma. La linea editoriale Rai è decisa così: “Portatemi i sondaggi. Ah, ma vedo che la destra avanza. Benissimo. Nostromo, viriamo la barra a destra”. Credeteci, funziona in questo modo e ora vi diamo le prove. Chi ha spadroneggiato da sempre in Rai? Due lettere. Il Pd. Distinguetelo da Enrico Letta che è un’altra cosa. Anche l’amministratore delegato Carlo Fuortes è del Pd ma come tutti sanno il Pd, al momento, non da garanzie di futuro. E poi di Pd mica ce n’è uno. Sono centomila.

 

Cosa fa allora la Rai? Naturale. Precorre i tempi. Si destreggia e si destrizza. Sfruttando il ribaltone alla direzione dell’Approfondimento si sono da pochi giorni avvicendati i vicedirettori che in Rai, alla fine, sono quelli che portano avanti questo scalcagnato circo. I nomi non vi diranno niente ma alla destra dicono tantissimo. Sono tre e sono tutti uomini che sono, a secondo del tempo, di Forza Italia, della Lega, di Fdi: “Dimmi chi comanda e fai di me quello che vuoi”. Oggi guardano a Giorgia Meloni. I nomi: Federico Zurzolo, Paolo Corsini, Marco Caputo.

 

Li ha scelti il nuovo direttore Antonio Di Bella che è (anche lui) un uomo del Pd e quando il Pd lo ha saputo ci è mancato poco che lo inseguisse con la ramazza: “Ma cosa ti sei messo in testa? Hai idea di cosa hai fatto?”. Di Bella è arrossito. Raccontano che da giorni cerchi al telefono tutti i dirigenti del Pd che conosce per scusarsi, per spiegare che garantisce lui: “Facciamo pace, siamo amici. Ma no, non litighiamo”. Perché tanta ira? Perché Zurzolo si occuperà del programma Agorà che è il fortino mattutino della sinistra. Lo conduce Monica Giandotti ma in passato è stato condotto da Andrea Vianello, Gerardo Greco, Serenella Bortone fino a Luisella Costamagna in quota M5s (per i suoi fan, troverà un collocamento Rai nel day time, tranquilli, in Rai nessuno viene lasciato indietro).

 

Zurzolo è stato in passato vicedirettore del Tgr Lazio, del Tgr Lombardia sempre con la spilla “centrodestra”. Ha preso il posto di una figura molto stimata dai dipendenti Rai. Si tratta di Elsa Di Gati vicina alla sinistra e spostata al Day Time. A Paolo Corsini, altro vicedirettore dell’Approfondimento, hanno invece affidato la cura dei programmi di medicina e di scienza. Tutti i direttori e vice hanno rapporti consolidati con politici, professori, accademici, scienziati. Di Gati, ad esempio, li aveva con i membri del Cts. Parliamo di Franco Locatelli, Silvio Brusaferro che Corsini difficilmente sanno chi sia. Ma appunto, chi è Corsini? E’ sicuramente un professionista e ha partecipato ai tavoli della convention di Fdi a Milano. Per i dipendenti Rai è invece noto per delle “mutande rosse da urlo” che ha postato sul suo profilo social alcuni anni fa. Deve essere una moda in Rai , fotografarsi, così come è una moda di digitare tweet celebrativi per autocompiacersi. Corsini si trovava infatti “presso gli studi Rai di Saxa Rubra”. Non c’è dubbio che sia un lettore di Marinetti. Sopra la foto, hastag “#mutandarossa”, “#gestofuturista”.

 

Il terzo vicedirettore è Caputo a cui è stata affidata la delega alla “programmazione economica e mezzi”. Anche lui è di area centrodestra. Se foste del Pd come vi sentireste? Aggiungete che Rai 2 è la rete dove, come ha spiegato Fuortes presentando i palinsesti, si sperimenta di più e, si sa, la controlla il centrodestra. Controlla in verità è una parola grossa. Forse l’ad non è a conoscenza ma sta per scoppiare una sollevazione popolare contro Pierluigi Diaco, vicino alla Meloni. Pretende per il suo nuovo programma di avere studi più grandi. Li avrebbe già tolti ad altri conduttori. Non gli basta. Ancora più grandi. Lo chiamano anche i suoi collaboratori “the queen of Rai due”, “il Mario Venier”.

 

Del prodotto informativo cosa volete che importi? Esempio. 7 luglio (raccolto dall’infaticabile deputato Anzaldi). Boris Johnson sta per annunciare le dimissioni. La Rai ha la sede di corrispondenza a Londra. Non vogliamo neppure scrivere quanto costa ma vi assicuriamo che la concorrenza, con un biglietto Ryanair, è riuscita a fare di più, e meglio. La corrispondente Rai è Natalia Augias. Si collega. La conduttrice del Tg2 le da la parola. N. Augias: “Però io devo sentire Johnson”. Conduttrice: “Natalia, ci senti?”. Regia: “Niente, chiudi, chiudi”. Conduttrice: “Purtroppo questo collegamento non riusciamo a farlo. Allora è tutto”. Concordiamo. Il tutto di nulla.

 

 

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  • Carmelo Caruso
  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio