I numeri
M5s, la votazione indetta da Conte fa flop: partecipa solo il 15 per cento degli iscritti
Gli attivisti, chiamati a completare le nomine per il Consiglio Nazionale grillino, disertano in massa la piattaforma online Sky Vote. Da Nord a Sud, la fotografia della disaffezione. E un allarme grave soprattutto in Sicilia
La dura realtà dei dati che smentisce la propaganda, ancora una volta. E il dato, in questo caso, è davvero inclemente: 15 per cento. È grosso modo questo,in tutte le regioni, il tasso di partecipazione degli iscritti del M5s alla votazione convocata due giorni fa da Giuseppe Conte sulla piattaforma Sky Vote per definire l’elezione dei nuovi componenti del Consiglio Nazionale, il politburo grillino che l’ex premier ha voluto allargare anche ad attivisti e rappresentanti del territorio. Proprio in nome di quello spirito di condivisione, di quell’apertura del partito, che però viene confutato dall’esito stesso delle elezioni.
Qualche numero, regioni per regione. In Emilia-Romagna, su 8.297 aventi diritto, hanno votato in 1.185, con un’affluenza del 14,28 per cento. In Liguria, la terra di Beppe Grillo, partecipano 587 iscritti su 3.560: 16,49 per cento. In Lombardia, 2.257 su un totale di 14.526: anche qui, non si va oltre il 15,54 per cento. Ed è la stessa percentuale che si riscontra in Veneto e in Piemonte. Non va meglio al centro. In Abruzzo su Sky Vote arrivano 593 click sui potenziali 3.752: 15,8 per cento. Lazio e Toscana registrano un’affluenza del 16 per cento.
In Campania va perfino peggio, e chissà se alla base della diaspora degli attivista ci sta la scissione dimaiana. Sta di fatto che qui su 17.503 iscritti hanno partecipato appena 1.903: il 10,87 per cento. In Calabria l’affluenza è del 14,2 per cento, in Puglia del 16,9. La Sicilia, storico granaio di voti grillini, vede la partecipazione di appena 1.782 iscritti su 13.350: il 13,35 per cento. Dato assai preoccupante, questo, in vista delle primarie di coalizione di fine luglio, quando il centrosinistra sceglierà il suo candidato per le regionali di ottobre attraverso una consultazione mista, sia online sia ai gazebo, e il M5s ha deciso di correre con la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia. Anche l’altra isola, la Sardegna, mostra un M5s in affanno: votano 864 iscritti sui 4.938 totali: il 17,5 per cento.
Se insomma, nel complesso, questa elezione per il Consiglio Nazionale doveva essere una prima prova dello stato di salute del M5s dopo lo strappo di Luigi Di Maio, va detto che il segnale è pessimo. E’ una votazione di non eccezionale importanza, certo; e poi luglio, la canicola, la gente che va al mare. Tutto vero, tutto comprensibile. Ma la tanto elogiata “comunità del Movimento”, ai cui valori più volte s’è richiamato Conte in queste settimane di tribolazione, sembra alquanto sbrindellata. E il “nuovo corso” del fu avvocato del popolo dimostra di non essere in grado di invertire quel trend di disaffezione e scarsa partecipazione che ormai da anni connota le votazioni online del M5s, prima su Rousseau e ora su Sky Vote.