I nodi della dirigenza
Rai Fiom. Sindacati, avanti!
Fuortes ha tranquillizzato i giornalisti che non ci saranno licenziamenti, grazie ai risparmi del piano immobiliare. Ma su quest'ultimo ci si sta ancora lavorando, in attesa del sì di tutte le sigle sindacali
Operazione “coccoliamo il dipendente Rai”. Il grande evento sui Mondiali del 1982 viene superato dalla replica di Zelig. Chiedersi: “Ma cosa non ha funzionato?”. Antichi! L’urgenza della dirigenza Rai qual è? Tranquillizzare il giornalista Rai. Niente paura, homo Rai. Non ci saranno licenziamenti anche perché, ha spiegato l’ad Carlo Fuortes all’Usigrai, grazie al piano immobiliare, avremo un risparmio di 465 milioni in dieci anni. Ma vediamo questo piano immobiliare. La risposta Rai: “Con il Cda stiamo lavorando al piano immobiliare”. Il piano ancora non c’è ma la buccia sì. Il Cda, che ha capito che è l’ad è in difficoltà estrema gli avrebbe detto: “Lo votiamo solo se c’è il sì di tutte le sigle sindacali”. Rai Fiom. E’ più facile mettere d’accordo russi e ucraini. Ma il peggio è questo: lo sventurato disse di sì. L’ad avrebbe infatti detto “ci sto”. Lo confermano in Rai. C’è di più. Si sa già che 11 e 12 agosto ci sarà il solito sciopero al centro di produzione di Roma. Ultima volta ha fatto “bucare” alla Rai le elezioni amministrative. Qualcuno ricorda perché era stato scelto Fuortes? Ripasso.
Era stato scelto perché era il grande inquisitore del fannullone, del dipendente di Molieré, del malato immaginario. Fuortes, per sopravvivere in questa foresta, sta trattando con le più agguerrite sigle armate, quelle che al posto del machete brandiscono il sindacalese. Il più famoso del resto l’ha già spuntata. Come aveva anticipato il Foglio, Francesco Giorgino è finito in una direzione Rai, una di quelle che “non si capisce il motivo” canterebbe Paolo Conte. Ma quanto raccontato è l’etréee. Ecco cosa accade quando non si affrontano le questioni. Non si sa come finirà il “ travaglio” del M5s ma si sa che il gruppo di Di Maio non sopporterà di essere insultato dal resort Rai del Fatto Quotidiano. Parliamo del programma Cartabianca che riprenderà con la stessa formula. Il gruppo di Di Maio sarebbe intenzionato a chiedere la rotazione degli ospiti. Per concludere, come direbbero in Rai, la nota. Roma brucia. La Rai si vanta di avere la migliore redazione di inchiesta che sarebbe Report. Report è ovviamente in ferie. Il programma cult di questo periodo in Rai è Techetecheté: l’inchiesta Rai negli archivi Rai. Pubblicità.