"saudade" all'italiana
I grillini hanno fatto proprio il metodo Lavrov: la crisi è colpa di Draghi
In Italia, niente regge il confronto con il bisogno insopprimibile di aprire una crisi di governo, che torna puntuale come una serie tv. il Movimento oggi raccoglie e interpreta meglio di chiunque altro questa antica vocazione della politica nostrana
Nell’ora della consueta follia italiana, aggravata dalla canicola estiva e dall’anticiclone africano, riecco uno dopo l’altro i personaggi intramontabili di tutte le crisi: l’irresponsabile, il responsabile, il traghettatore, il mediatore, il manovratore oscuro, il respingitore di dimissioni. Le frasi fatidiche: tutte le ipotesi sono sul tavolo. Riecco il caro vecchio scaricabarile, trasformato ormai in gesto artistico, performance, poesia pura: “Io non sono io”. I grillini, dai e dai, hanno fatto proprio il metodo Lavrov: la crisi è colpa di Draghi. Non siamo noi che usciamo dal governo, è l’allargamento di Palazzo Chigi che ci spinge fuori. La crisi ritorna puntuale come una serie tv, una saga, una sfilza di cinepanettoni che racconta sempre, meglio di qualsiasi riforma, chi siamo. Perché in Italia una crisi politica non è un evento, ma uno stato d’animo, un mood, una vocazione, una sensibilità diffusa. Come la “saudade” per i brasiliani.
E’ questo che gli osservatori internazionali non riescono a capire: avere Draghi e mandarlo a casa ha la forza oscura di un rito catartico cui nessuno riesca a sottrarsi. E’ un sacrificio primitivo che si rinnova a ogni legislatura, “on y détruit pour le plaisir de détruire”. Guerra, bollette, Pnrr, riforme, risalita dei contagi: potete aggiungere a piacere. Niente regge il confronto col risveglio dell’istinto naturale, col bisogno insopprimibile di aprire una crisi. Governare non darà mai lo stesso piacere. Il Movimento oggi raccoglie e interpreta meglio di chiunque altro questa antica vocazione della politica italiana. C’è il sempiterno fascino pirandelliano di stare all’opposizione e al governo. Ma con molto più nonsense. Col guizzo del populismo-social. Con gli arabeschi di Conte da Volturara Appula. E con Travaglio: “Il Papeete di Draghi: s’è sfiduciato da solo”, dice il Fatto. Come la Bunny Lebowsky dei Fratelli Coen: “S’è rapita da sola”. Ci sarebbe da valutare se ci sono gli estremi per mettere su una class action e chiedere i danni al Movimento. Invece siamo intrappolati in un mondo parallelo dove Conte, Travaglio, Grillo sono forse troppo avanti per noi. Li capiremo tra vent’anni.