Rai Meloni. È già corsa per il dopo Fuortes. Usigrai attacca Sangiuliano (il predestinato)
La sinistra Rai è all’angolo. Il lavoro di Giampaolo Rossi, l’uomo che Giorgia Meloni ha scelto per farsi raccontare e spiegare viale Mazzini
“Ma come è bravo Giampaolo”; “Ma come veste bene Giampaolo. La sua Lacoste rosa è eccezionale. Giampaolo, che uomo di gusto”. Il Giampaolo di cui stiamo parlando si chiama Rossi. E’ l’uomo che Giorgia Meloni ha scelto per farsi raccontare e spiegare la Rai. Nello scorso Cda era stato eletto membro. Da questo è stato escluso. C’è stato infatti un tempo, che ora sembra stia per finire, in cui di FdI era il partito paria. La Lega ha indicato Igor De Blasio (ieri, in Cda, quando è stato approvato il piano immobiliare, si è dovuto alzare a causa di un conflitto di interessi). Forza Italia ha invece scelto Simona Agnes figlia di Biagio. Quelli che oggi lusingano Rossi sono direttori, vicedirettori, giornalisti, conduttori Rai, anche di sinistra, che stanno negoziando il passaggio di consegne. Rossi è stato sempre ritenuto un professionista, un uomo che conosce la Rai al contrario di tanti altri che i partiti hanno nominato solo per fargli svolgere i “loro” affari correnti.
Perché lo raccontiamo. Prima ragione. In Rai stanno andando a cercare le tessere dei nonni monarchici. Seconda ragione, l’attuale ad, Carlo Fuortes, è angosciato. Sta facendo di tutto per farsi ricevere dalla “predestinata”. Seconda ragione e mezza, la sinistra Rai è all’angolo. Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2, che proprio la sinistra voleva cacciare (aveva presentato un evento di Fdi a Milano) ha già tre “collegi” disponibili. Se va male è il prossimo direttore del Tg1. Se va benissimo, raccontano a Viale Mazzini, può fare l’ad. Se vuole cambiare vita, come ha dichiarato Ignazio La Russa a Lucia Annunziata, “è una delle personalità compatibili con il governo l’Italia e con l’Italia che vogliamo”. Apriti cielo, andrà pure, il fine settimana, a Cervia da Salvini.
Ovviamente, appena l’ha sentito, l’Usigrai ha inoltrato carta bollata all’azienda perché “l’Usigrai aveva chiesto ai vertici di difendere l’autonomia e indipendenza”. Un avviso, quando ascoltate parole come “autonomia e indipendenza” scappate lontano: sono croste che servono a conservare antichi privilegi. Ma torniamo all’ad. Cosa ripete Giorgia Meloni in queste ore? Sceglierò competenti. E infatti Rossi cosa fa? Incontra competenti. Una è sicuramente Monica Maggioni, direttrice del Tg1. In Rai, dove la sera evidentemente vanno in giro per ristoranti per sapere chi ha incontrato chi, raccontano di una cena “fondamentale” tra Rossi e Maggioni. Anche la Maggioni meriterebbe un inciso. La sinistra, quando gli serve, la chiama “la nostra Monica”. La destra, che è più pratica, e che la stima, l’ha sostenuta ma con le schede. Nel 2015 era stata eletta presidente Rai con i voti di Forza Italia. Cosa teme il “corpo Rai”? Che possa essere lei una carta competente della Meloni. Il suo Tg1, a parte l’eccezione Giorgino, è un esempio di larghe intese. Dal Tg2 è arrivato Primozich, vicino alla Lega, per ricoprire l’incarico di vicedirettore. Da settembre, Iman Sabbah, sarà caporedattore con delega al politico. E’ specializzata sul Medioriente e dicono che non dispiace alla destra. Significa che è di destra? No. Significa che la destra adesso è avanti nei sondaggi ma anche in Rai. Paolo Petrecca, direttore di Rainews, in quota Meloni (era la ricompensa per l’esclusione di Rossi) è un altro che sta diventando “bravo! Bravissimo!”. Antonio Preziosi, attuale direttore di Rai Parlamento, ricorda di essere stato il giornalista che ha seguito per anni Silvio Berlusconi dai tempi del Gr radio. Giorgino si immagina già prossimo direttore del Tg2. Dicono: “Deve solo attendere due mesi”. Cosa fa invece l’ad Fuortes? E’ stato scelto dal governo Draghi e non ha più una copertura politica. In passato, nella sua vecchia veste, ha collaborato con Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma. E’ l’unico tramite che Fuortes ha per arrivare a Meloni e in Rai garantiscono che lo abbia interpellato. Ma Alemanno è l’ex marito di Isabella Rauti che in FdI conta più di Alemanno. Non guardate i sondaggi per capire come andranno le elezioni. Guardate la Rai. E’ come la Napoli ‘44 dello scrittore Norman Lewis (Adelphi) Qui sono già pronti a vendere le sigarette per conto della Meloni.
Carmelo Caruso