Luigi Di Maio e Bruno Tabacci alla presentazione di Impegno civico (Ansa)

carte bollate?

"Impegno civico è un plagio". Problemi di copyright per il nuovo partito di Di Maio e Tabacci

Ruggiero Montenegro

“Non possono utilizzare quel nome. Dovranno spiegarci, valutiamo azioni legali", dice Fabio Desideri, ex consigliere regionale del Lazio ed ex sindaco di Marino, eletto anche grazie ai voti della lista Impegno civico. Ogg l'ex grillino ha lanciato il nuovo soggetto politico: "Riformatori e moderati"

Problemi di copyright: “Non possono utilizzare quel nome, è un plagio”. Nemmeno il tempo di lanciare il nuovo progetto, che per Luigi Di Maio potrebbero arrivare le prime grane. L’originalità, quando si tratta di scegliere il nome del “brand”, non è proprio il suo forte.

Ospite di Lucia Annunziata, nel corso di Mezz’ora in più, il ministro degli Esteri ha annunciato ieri la nascita del nuovo partito creato in tandem con Bruno Tabacci: “La nuova forza politica si chiamerà 'Impegno civico' e vuole rappresentare quell'impegno civico che ieri anche Papa Francesco ha evocato dal Canada” ha detto il leader degli scissionisti grillini, che questa mattina ha fatto un passo oltre, presentando ufficialmente il progetto in conferenza stampa: "Un partito riformatore che guarda ai giovani, al sociale, che non parla agli estremisti, a chi vuole sfasciare tutto, a chi fonda la propria politica sui no". Sarà inoltre, nelle intenzioni di Di Maio, un soggetto "il più plurale possibile", rivolto anche agli amministratori locali. 

 

Un nome, quello scelto da Di Maio&Tabacci per la nuova avventura "moderata", che tuttavia non brilla proprio per creatività e a un primo sguardo richiama quella Scelta Civica con cui Mario Monti si presentò alle elezioni del 2013. E c’è di più, perché scavando negli archivi si scopre che una lista denominata Impegno civico ha già concorso alle elezioni, sebbene a livello locale, proprio quello a cui Di Maio ha detto di guardare. Anche se la prima risposta non è quella che il ministro degli Esteri si attendeva.

“Impegno Civico è già stata presentata in Tribunale nelle elezioni del 1996 e del 2000 e ha eletto propri rappresentanti in entrambe le tornate elettorali”, spiega Fabio Desideri al Foglio, che anche grazie ai voti di quella lista nel 2000 è diventato sindaco di Marino, in provincia di Roma, sostenuto da una coalizione di centrodestra. “E’ un fatto grave, non potranno usare la denominazione”, aggiunge l’ex primo cittadino e successivamente consigliere regionale del Lazio nel 2005 con la giunta Marrazzo, che valuta anche di “diffidare Di Maio e Tabacci”.

 

Il ministro e il sottosegretario dovranno spiegarci bene i loro proponimenti e cosa intendono fare, se non vogliono che avviamo un’azione di tutela nelle sedi competenti che impedisca l’uso della denominazione 'Impegno Civico'", si legge poi nel comunicato stampa diffuso dallo stesso Desideri, in cui si parla di un vero e proprio “plagio politico”, di un partito fondato 28 anni fa. Tanto sarebbe passato infatti da quando è stata registrata l’associazione.

Si vedrà. Ma al di là delle beghe e in attesa dei tribunali (evocati), resta il fatto che quando si tratta di appellativi politici Luigi Di Maio non faccia, come si diceva sopra, dell’originalità il suo tratto distintivo. Insieme per il futuro, la formazione fondata dal parlamentare partito da Pomigliano d’Arco - con i grillini dissidenti rispetto alla retromarcia barricadera di Conte - riprendeva infatti una sigla usata e abusata nell’ultima tornata delle amministrative: da Castronuovo di Sant’Andrea in Basilicata a San Marco dei Cavoti in Campania, da Alonte in provincia di Vicenza a San Potito Sannitico nel Casertano, per citare solo alcuni casi, ma la lista potrebbe essere più lunga.

 

 

“Diffidiamo l’onorevole Di Maio ad utilizzare il nome 'Insieme' per la sua nuova avventura politica”, aveva minacciato allora il direttivo di Insieme, il partito di ispirazione cristiana che fa capo a Stefano Zamagli e che alle ultime elezioni aveva appunto eletto dei consiglieri municipali in diversi comuni. Questa volta, vedremo come andrà a finire. Ma un po' di attenzione in più, magari una ricerca su Google, forse non sarebbe stata di troppo.

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