verso il voto
Fisco, diritti, studio, merito casa, figli. Cosa offrono le forze politiche
Ecco le proposte dei programmi elettorali del Partito democratico, del Terzo polo, di Lega e di Fratelli d'Italia dirette ai giovani
Pd - Investimenti per gli under 35, garanzie per i mutui e diritti
Abbiamo la responsabilità – morale ed economica – di restituire alle nuove generazioni il diritto a costruirsi in serenità percorsi di vita e di emancipazione. Occorre farlo con un ambizioso piano di interventi, ripartendo dal Pnrr e le clausole occupazionali per giovani e donne, categorie che più di altre hanno pagato il prezzo della pandemia. Serve dimostrare loro che non sono lasciati soli. Ecco perché dovremmo raccogliere la sfida lanciata da Vincenzo Galasso di inserire in Costituzione una regola fiscale intergenerazionale e, per ogni euro destinato alla spesa per gli over 60, investirne altrettanti in favore degli under 35. Per l’ingresso nel mercato del lavoro porteremo avanti l’azzeramento dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato fino a 35 anni, proseguendo a investire su scuola e formazione, anche grazie alla riforma varata recentemente sugli Its, con un obbligo fondamentale: introdurre un corrispettivo dignitoso per gli stage e abolire gli stage extra-curriculari (salvo quelli attivati nei 12 mesi successivi alla conclusione di un percorso di studi), sapendo bene che va distinto l’apprendistato dai tirocini, perché il lavoro non è formazione e il lavoro, come tale, dev’essere riconosciuto e pagato.
Potenzieremo il Fondo di garanzia mutui per la prima casa e introdurremo un contributo affitti di 2.000€ per studenti e lavoratori (under 35) in base al reddito.
Il rafforzamento dell’assegno unico sarà un altro tassello del nostro progetto, come l’introduzione di una pensione di garanzia, che assicuri una pensione dignitosa a chi oggi non ha carriere lavorative stabili.
In questo quadro nasce la proposta di assegnare una dote da 10 mila euro, a chi compie 18 anni sulla base dell’ISEE familiare, per coprire le spese relative a casa, istruzione e avvio di un’attività lavorativa. Vogliamo dare a tutte e tutti la possibilità di riscrivere la propria storia, perché nessuno deve sentirsi condannato al proprio destino, tanto meno a 18 anni.
I diritti sono al centro dell’agenda del Partito democratico. Per noi diritti civili e libertà individuali si legano a filo doppio con i diritti materiali e le lotte sociali. Non si può essere liberamente sé stessi se non si arriva a fine mese, e viceversa. Tutti i diritti sono collegati, non ne offendi uno senza offenderli tutti.
C’è poi un diritto dimenticato in Italia: il diritto a sognare. Restituire ai giovani il diritto a sognare un futuro migliore è un dovere collettivo fondamentale, perché ”un Paese è la sua gioventù. Muore se muore la sua gioventù” come già rifletteva Ecuba ne “La guerra di Troia non si farà” di Jean Giraudoux del 1935.
Chiara Gribaudo
deputato del Pd
Terzo Polo - Defiscalizzazione e talenti per avere meno Neet
Un problema tipicamente italiano è la difficoltà dei giovani di rendersi autonomi rispetto alle famiglie. In Italia, i giovani che non si stanno formando o non cercano lavoro (NEET) sono circa il 23% mentre in UE il 14 per cento. L’età media in cui i giovani italiani lasciano l’abitazione dei propri genitori è 30,2 anni, molto sopra la media in Ue è di 26,4 anni. Solamente la Croazia fa peggio di noi. Secondo l’Istat la difficoltà a rendersi autonomi è anche una delle principali cause della crisi demografica che ha portato l’Italia ad essere il terzultimo paese europeo per tasso di fecondità e tra i 5 paesi europei con l’età delle madri al primo figlio più avanzata (32,2 anni). Per aiutare i giovani a rendersi autonomi e per fare in modo che i migliori talenti non scappino all’estero proponiamo una defiscalizzazione differenziata per tipologia di attività: per i lavoratori e per gli imprenditori.
Per i primi dobbiamo implementare un taglio totale dell’Irpef per gli under 25 e una defiscalizzazione parziale da 25 a 30 anni. La defiscalizzazione per le fasce di età 25-30 potrebbe essere costante (es. 50 per cento) o decrescente con l’aumentare dell’età (es. 80 per cento se 25 anni, 60 per cento se 26 anni, ecc.). Questo intervento consentirebbe a una ragazza di 24 anni con uno stipendio di 23 mila euro l’anno di guadagnare almeno 250 euro in più al mese. La misura, che costa circa 5 miliardi, era già stata proposta da Azione in occasione del taglio del cuneo fiscale del 2021. Il governo invece scelse di distribuire il taglio su tutta la platea rendendolo poco rilevante per i singoli cittadini e quindi poco efficace come stimolo economico.
Per i giovani che decidono di aprire un’impresa invece è necessario un aiuto per coprire le rilevanti spese iniziali che scoraggiano l’imprenditorialità. Per mitigare un potenziale problema di liquidità, proponiamo quindi di posticipare e rateizzare tutti gli adempimenti fiscali dei primi 3 anni nei periodi successivi per tutte le attività aperte da giovani under 35.
Gabriele Franci
responsabile ufficio studi di Azione
Lega - Flat tax fa bene ai giovani, aiuti a chi fa figli
I nostri ragazzi hanno bisogno di risposte concrete per esempio sul lavoro, sul reddito cittadinanza la Lega proporrà di non versare l’importo direttamente agli under 35 ma alle imprese, come sgravio fiscale per assumerli. Inoltre, per quanto riguarda una giusta retribuzione, vediamo come unica soluzione un serio taglio del cuneo fiscale: 2/3 al lavoratore, 1/3 alle imprese. A differenza di Calenda, secondo il quale sei stupido se non fai il liceo, vogliamo potenziare gli Its e le scuole di formazione professionali: migliaia di ragazzi e ragazze hanno un contratto a tempo indeterminato un giorno dopo la fine di questo percorso. Infine, la tanto criticata flat tax, ha permesso a decine di migliaia di giovani di realizzare il proprio sogno, di rendere operativa la propria idea, grazie al fatto che pagano solo il 5 per cento di tasse per i primi anni. Questa è la strada che vogliamo continuare a seguire. Sulla scuola c’è ancora tanto da fare, a partire da una modernizzazione dei programmi scolastici e dall’ampliamento dei temi da trattare durante le ore di educazione civica. Proporremo alle scuole superiori un corso obbligatorio di primo soccorso, così da formare giovani volontari. Grazie al lavoro della Lega in questa legislatura abbiamo approvato un’importantissima legge che resisteva solo in Italia dal 1933, abbiamo abrogato il divieto di frequentazione di due corsi di laurea contemporaneamente. È un primo passo che ci fa tornare competitivi, ma non è sufficiente. Anche nei termini del diritto allo studio abbiamo una proposta che gli studenti ci chiedono da tempo: cancellare una volta per tutte la figura dell’idoneo non beneficiario delle borse di studio. Lo Stato deve fare uno sforzo in più per trovare le risorse necessarie per aiutare studenti in difficoltà economica e meritevoli. Costruire una famiglia è ormai diventato un sogno per troppe giovani coppie. Pesa il lavoro precario, gli stipendi insufficienti, il costo della Vita troppo elevato. La Lega vuole sostenere economicamente ed agevolare la vita ai ragazzi e alle ragazze che decidono di avere uno o più bambini.
Luca Toccalini
deputato della Lega e segretario federale della Lega Giovani
Fdi - Diritto alla cultura e allo sport. Socialità, non Metaverso
I giovani sono stati le vere vittime della dissennata gestione della pandemia: chiusi in casa, additati come untori da governi alla disperata ricerca di un capro espiatorio, costretti ad una socialità relegata alla futilità del Metaverso. In realtà, è da più di un decennio che la politica non si occupa più di giovani quando invece il futuro delle nuove generazioni dovrebbe essere messo in cima alle priorità di una nazione che vuole risollevarsi. Serve ampliare il sistema dell’educazione e della formazione a tutto tondo, potenziando e rendendo accessibile a tutti le offerte culturali e sportive. Fratelli d’Italia lo definisce “diritto alla cultura e allo sport” e sarà lo strumento strutturale per dare la possibilità a tutti di coltivare e far emergere il proprio talento. È necessario investire sull’impiantistica, mettere a regime quell’immenso patrimonio rappresentato dalle associazioni del terzo settore e garantire l’accesso a tutti ad un’offerta artistica e sportiva ampia e variegata. FdI propone di dare ogni anno alle famiglie dei voucher sport e cultura fino a completa copertura dei costi da sostenere per le attività del tempo libero e di istituire delle borse di studio per meriti sportivi. Non possiamo più permettere che le attività extrascolastiche siano un lusso per pochi, o un sacrificio per le famiglie. Nelle intenzioni di FdI la scuola sarà messa al centro di questo programma e sarà l’anello di congiunzione tra famiglie e Istituzioni. La riforma del sistema dell’istruzione che abbiamo in mente accompagnerà i giovani nel mondo del lavoro: assumerli sarà più conveniente, aprire un’impresa sarà più semplice e sostenibile. Lo Stato sosterrà la formazione di nuovi nuclei familiari, agevolando l’accesso al mutuo per la prima casa. Quello sulle nuove generazioni è un investimento giusto, teso a debellare l’abisso delle dipendenze, delle patologie e della disoccupazione. Inoltre è un investimento sicuro, perché è un investimento sul futuro d’Italia.
Fabio Roscani
presidente di Gioventù nazionale, movimento giovanile di FdI
M5s – Salario minimo e indennità obbligatoria per stage e tirocini
Il Movimento 5 stelle ha l’obiettivo di assicurare ai nostri giovani un futuro all’altezza delle loro aspettative, perché ciascuno possa sviluppare il proprio talento e veder riconosciuto il proprio merito in ogni ambito lavorativo. Per rendere il nostro paese a misura di giovani dobbiamo innanzitutto investire sulla loro formazione. La formazione deve essere un diritto per tutti i giovani a prescindere dalla loro condizione economica. Dopo aver aumentato le borse di studio per gli studenti meritevoli e socialmente svantaggiati e alzato la soglia Isee sotto la quale non si pagano le tasse universitarie, il prossimo passo è abolire gli stage e i tirocini curricolari gratuiti, prevedendo la corresponsione di un’indennità obbligatoria e il riconoscimento del periodo ai fini previdenziali.
L’accesso al mercato del lavoro e la garanzia di un salario dignitoso è certamente uno dei temi più sentiti dai nostri ragazzi. Per agevolare l’imprenditoria giovanile serve abbattere i costi di creazione delle start-up (in Italia costa oltre 15 volte di più rispetto alla Francia e quasi 10 volte di più rispetto alla Germania, fonte Unimpresa) e rendere strutturali gli sgravi fiscali che danno garanzia di lavoro stabile, premiando le aziende che assumono gli under 36 (decontribuzione 100 per cento del governo Conte II).
Supportare i nostri giovani significa anche sostenerli nella costruzione di percorsi di vita autonomi. Secondo l’Istat, l’Italia è tra i paesi europei con la quota più alta di giovani tra 18-34 anni che, per difficoltà economica e lavorativa, vivono con la famiglia. Su questo versante occorre eliminare quelle forme contrattuali che rendono impossibile l’obiettivo dell’indipendenza economica e sociale dei giovani, introdurre il salario minimo a 9 euro lordi l’ora e garantire l’autonomia abitativa, implementando le già introdotte misure di sostegno all’acquisto della prima casa per i giovani under 36.
Sul versante pensionistico, proponiamo un intervento che consenta il riscatto gratuito della laurea, in modo da incentivare i giovani a investire nello studio. Intendiamo poi istituire una pensione di garanzia con cui tutti quei giovani che sono entrati tardi nel mondo del lavoro o hanno avuto discontinuità contributiva e salari bassi possano costruire la propria pensione.
Maria Domenica Castellone
presidente del gruppo M5s al Senato
Forza Italia – Interventi sul piano fiscale, imprenditoriale, formativo
I giovani non hanno bisogno di bonus e mance elettorali, che penalizzano il merito sostituendolo con una visione assistenzialista, ma di opportunità. Un governo che non coinvolge i giovani nella propria visione amministrativa e programmatica non ha futuro e senza interventi strutturali che incentivino l’occupazione e sostengano le aziende defiscalizzando le assunzioni è impossibile rilanciare la crescita del paese, che passa inevitabilmente dalla valorizzazione delle competenze e dalla creazione di nuove opportunità. Forza Italia nel suo programma propone, come già ha avuto modo di anticipare il presidente Berlusconi, l'aumento a 1.000 euro delle retribuzioni minime per apprendistato, praticantato e contratti a tempo determinato, combattendo quella che negli ultimi dieci anni è stata una realtà nel mercato del lavoro giovanile: salari non all’altezza delle prestazioni professionali, che già scontavano il peso di una politica assistenzialista come il reddito di cittadinanza. Un intervento sull’apprendistato professionalizzante, in questo senso, risulta decisivo investendo inoltre su decontribuzione fiscale e percorsi di formazione, unitamente alla semplificazione delle procedure burocratiche di accesso. Per Forza Italia questo è uno degli interventi che colmano il divario salariale e formativo tra i giovani e l’offerta, creando nuove opportunità non solo di lavoro ma di investimento che hanno ricadute virtuose anche sul mondo imprenditoriale dal momento che parallelamente si riduce la pressione fiscale – altra proposta azzurra – per le aziende che assumono a tempo indeterminato. Non solo, il perimetro nel quale si muove la visione programmatica di Forza Italia è di ampio respiro e abbraccia un settore, quello del venture capital, che deve continuare a crescere fornendo un contributo chiave nell’innovazione e nello sviluppo di talenti. Il Pnrr in questo senso è uno dei traini a cui attaccare il motore delle start-up innovative proseguendo in un percorso di defiscalizzazione virtuoso che riduce il rischio e incentiva gli investimenti e i finanziamenti di “nuove idee”.
In un paese che invecchia rapidamente, maglia nera in Europa per la natalità, con un numero crescente di ragazze e ragazzi che lasciano la propria terra per costruire un futuro all’estero servono interventi urgenti da parte del legislatore e proposte come queste descritte che tentano di affrontare il problema su un triplice binario: fiscale, imprenditoriale/innovativo e formativo.
Alessandro Cattaneo
responsabile dipartimenti Forza Italia