Sanzioni e fake. Sull'Ucraina Salvini continua a fare il gioco di Putin

La posizione ambigua sul conflitto in Ucraina del leader della Lega è un problema anche per Meloni che invece, almeno in questo campo, sta cercando di spezzare alcune catene del populismo

     

"Le sanzioni sono l'arma che l'occidente libero ha scelto di utilizzare per difendere la democrazia liberale, per difendere l'Europa e per difendere l'Ucraina. Ripercorriamo brevemente le posizioni di Salvini: inizialmente Salvini stava con Putin, andava in giro con la sua maglietta, diceva in tutto il mondo che Putin era meglio di chiunque altro, poi nel corso del conflitto Salvini è diventato un difensore della pace soltanto per non dover giustificare fino in fondo l'intervento dell'occidente in Ucraina contro la Russia, poi ha cominciato a dire, insieme ad altri, che la responsabilità principale del conflitto è della Nato, adesso sta dicendo che la grande responsabilità della crisi economica è delle sanzioni che vengono applicate per difendere un paese, dopo aver detto che l'invio delle armi è del tutto sbagliato. Se uniamo questi cinque puntini mi sembra evidente che quello di Salvini mi sembra un pretesto per mettere in campo non dico un'ecquidistanza, ma almeno una posizione ambigua, purtroppo ancora una volta, sul conflitto in Ucraina", ha detto il direttore Claudio Cerasa ospite di Coffee break su La7.

 

"Le sanzioni non stanno funzionando come ci si aspettava, non è vero neppure che le sanzioni non stanno funzionando, anche perché la Russia, come ha certificato la stessa banca centrale russa decrescerà quest'anno del sei per cento, crescerà molto meno di qualsiasi altro paese occidentale, anche a cause della diminuzione del 22 per cento delle entrate del gas e del petrolio. Ciò sgnifica che è un paese che sta subendo le sanzioni", sottolinea Cerasa. "Considerare giuste o sbagliate le sanzioni a seconda dell'impatto economico che hanno sul nostro paese, sapendo che quelle sono delle armi per difendere qualcosa di enorme per la democrazia mi sembra solo un modo per distogliere l'attenzione sui problemi reali".

 

Rispetto a Salvini Giorgia Meloni sta cercando di spezzare alcune catene del populismo con una posizione sempre più sorprendente per una destra nazionalista quando si parla di difesa dell'Ucraina. Quelli di Salvini e Meloni sono due modi opposti di affrontare la questione. 

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