nei collegi
In Puglia la resistenza della sinistra alle urne passa dalla pop-scienziata Luisa Torsi
Nel collegio uninominale della Camera di Bari si gioco la partita di Big Mike Emiliano e Antonio Decaro per dimostrare la solidità della coalizione dei pugliesi a Enrico Letta e al partito nazionale. In campo hanno schierata una accademica “di rilievo mondiale”, finita anche su Topolino, per interpretare lo spirito scientista del tempo
L’argine allo sfondamento delle truppe conservatrici nell’emirato emilianista? Passa dalla difesa del collegio uninominale della Camera di Bari (Puglia 5), considerato nelle ultime settimane sempre “contendibile” alle destre: qui si gioca la partita della vita dell’Emiro Mike e del sindaco Antonio Decaro (reduce dalle scorribande romagnole accanto a Stefano Bonaccini), la sfida da vincere per dimostrare la tenuta della ridotta pugliese davanti all’onda sovranista.
Nella sfida del capoluogo il centrosinistra ha messo in campo, interpretando lo spirito scientista del tempo, l’accademica Luisa Torsi, ordinario di Chimica all’Università di Bari, nonché pluri-insignita di premi internazionali. Dopo il riuscito esperimento di trasformazione dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco in assessore e poi consigliere regionale, i progressisti pugliesi ora provano il bis con la Torsi, indicata proprio da Decaro e sostenuta dall’associazione della sinistra barese più colta, la "Giusta causa”.
I sondaggi raccontano di una sfida all’ultimo voto tra la docente femminista e i rivali del centrodestra (il consigliere regionale salviniano Davide Bellomo) e dei 5S (il comunicatore cresciuto tra Striscia la notizia e la Casaleggio, Alberto De Giglio). La Torsi, ha attrezzato un comitato dove domina il rosso, anche nelle moquette, in un ex negozio di cornici e materiale per la pittura. E ha scelto come claim elettorale una maxi foto con il sindaco Decaro accompagnata da una barra rossa con scritto questo messaggio, senza falsa modestia: “Facciamo un esperimento. Una scienziata di fama mondiale in parlamento”. Qualcuno, maliziosamente, ha commentato che più che uno slogan, “è già un involontario meme”.
La mite accademica Torsi ha quindi nelle mani il destino dell’emirato barese, della “Stalingrado dove le destre sputeranno sangue” declamata da Michelone in uno sguarnito teatro ionico accanto a Enrico Letta. Donna Luisa però non si scompone, e rivendica anche la sua forza pop, derivante dall’esser stata anche un personaggio di un numero di Topolino, nelle vesti di “Louis Torduck”, per la storia “Paperina e la selezione scientifica”.
“Gli esperimenti di solito mi riescono, non per magia, ma perché ci mettiamo tanto impegno”: nelle ultime ore di mobilitazione, la prof. Luisa è ottimista e spera di conquistare il voto non solo della Ztl dei quartieri più centrali, ma anche delle periferie, nelle quali Decaro ha mobilitato con più riunioni ad hoc tutta le rete di amministratori municipali.
Nel 2013 il Pd portò come “indipendente di sinistra" in parlamento il sociologo Franco Cassano, ideologo del pensiero meridiano e fustigatore della presunta superiorità etica di certa sinistra. Il pensatore barese nel saggio “L’umiltà del bene” criticava la supponenza aristocratica “di certi uomini retti” che non vogliono sporcarsi le mani. L’accademica Torsi, che riesca o meno “l’esperimento” in una città dove soffia un forte vento di destra, almeno potrà dire di averci provato.