Fontana è il nuovo presidente della Camera. Meloni, sugli appunti del Cav.: "Non sono ricattabile"
Con 222 voti i deputati eleggono allo scranno più alto di Montecitorio il vicepresidente della Lega. Screzi nel centrodestra, tra Berlusconi e la leader di FdI
Dopo i tre tentativi falliti di ieri per eleggere un presidente della Camera, oggi i deputati tornano in Aula per una quarta votazione. Questa volta basta la maggioranza assoluta dei votanti e il favorito su cui converge tutta la coalizione di centrodestra è Lorenzo Fontana, vicepresidente della Lega.
20 - Meloni: "All’appunto di Berlusconi mancava un punto. Che non sono ricattabile”
19 - Mattarella ha ricevuto il nuovo presidente della Camera Lorenzo Fontana
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il nuovo presidente della Camera dei deputati, l'onorevole Lorenzo Fontana. Lo rende noto in un comunicato la presidenza della Repubblica.
18 - Casini: Non ho votato La Russa, Gasparri Burlone
"Se non conoscessi Gasparri da una vita mi arrabbierei un po', ma poiché so che è un incorreggibile burlone, nonostante gli anni che passano anche per lui, gli consiglio solo di visionare sui miei social la procedura della mia votazione sulla presidenza del Senato. Così capirà dal video che non ho votato La Russa, a cui ovviamente faccio i miei auguri per l'incarico dipresidente del Senato". Lo afferma Pier Ferdinando Casini in una nota, dopo che Gasparri, intervistato su Rai Radio 1, aveva indicato proprio il nome del bolognese eleltto con il Pd come uno dei senatori di opposizione ad aver sostenuto La Russa.
16.45 - La Russa: "Appunti Berlusconi su Meloni? Dica che è un falso. Dal Cav. nessun insulto"
"Io credo che il presidente Berlusconi dovrebbe dichiarare quello di cui sono quasi certo: ovvero che è un fake", ha detto il neo presidente del Senato, Ignazio La Russa, in merito alle foto degli appunti del leader di Forza Italia, contenenti alcune considerazioni negative su Giorgia Meloni scritte ieri e raccontate oggi, con una foto esclusiva, da Repubblica. Il Cav. scrive della leader di FdI: "Supponente, prepotente, arrogante e offensiva". La parola "ridicolo" è stata cancellata. "Nessuna disponibilità ai cambiamenti, è una con cui non si può andare d'accordo", ha aggiunto nella sua nota il presidente azzurro.
La Russa ha anche chiarito, con riferimento al "Vaffa..." pronunciato dal Cav. e ripreso dalle telecamere, che Berlusconi "non mi detto nessuna parola" offensiva.
16.30 - Il Pd pensa a Zan come vicepresidente della Camera
Al momento, anche all'interno del Pd, viene definita una "suggestione". Ma tra i dem circola l'idea di proporre il nome di Alessandro Zan come vicepresidente della Camera in "contrapposizione" al neoeletto presidente Lorenzo Fontana, definito oggi da numerosi dem come omofobo, estremista e filoputiniano.
In particolare, questa mattina Zan era stato tra i più duri nel giudizio su Fontana, definendo come "provocazione" la candidatura, "visto che la sua esistenza politica e'stata costruita su discorsi d'odio e sulla discriminazionenei confronti delle minoranze e delle persone".
13.50 - Letta: "Fontana? Italia non merita questro sfregio"
"Peggio di così nemmeno con l’immaginazione più sfrenata. L’Italia, non merita questo sfregio": è il commento di Enrico Letta all'elezione del leghista Lorenzo Fontana a presidente della Camera.
A differenza di quanto accaduto ieri con La Russa, le opposizioni non hanno applaudito al momento dell'elezione.
13.25 - Conte: "Auguri a Fontana. Ma nostri valori sono molto distanti dai suoi"
"Auguri di buon lavoro al neo presidente della Camera Fontana. La nostra proposta era De Raho. Rispetto a Fontana abbiamo una visione e dei valori ben distanti", dice il leader grillino Giuseppe Conte. E a chi gli ha fatto notare poco dopo che Fontana è stato ministro della Famiglia durante il governo gialloverde, l'ex premier ha risposto: “Ricorderà che gli ho ritirato il patrocinio”. Il riferimento è al patrocinio della presidenza del Consiglio al Forum delle famiglie. (Gianluca De Rosa)
12.40 - Il discorso di Fontana: "La diversità è la ricchezza del Paese. Non omologarsi"
Onorevoli Colleghi, è con forte gratitudine e grande commozione che mi rivolgo a voi per ringraziarvi per la fiducia espressa nei miei confronti, si aper coloro i quali hanno votato per me che per quelli che non hanno votato per me. Il Parlamento rappresenta la più alta e significativa manifestazione della rappresentanza democratica, e sarà un grande onore per me dirigerne i lavori. Desidero rivolgere un vivo e autentico saluto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, perno della nostra Nazione e fondamentale garante della nostra Costituzione e custode dei suoi valori fondamentali, e all’intera Corte costituzionale.
Desidero congratularmi con il neo eletto Presidente del Senato Ignazio La Russa, certo dei validi e proficui rapporti che si avvieranno in questo principio di Legislatura. Parimenti rivolgo un saluto al Segretario Generale e a tutti i funzionari e i dipendenti della Camera, con i quali sono certo intratterrò una fruttuosa sinergia. Desidero poi indirizzare il mio saluto anche al mio predecessore Roberto Fico, ringraziandolo per l’impegno profuso nello svolgimento del suo mandato e nella direzione dei lavori parlamentari. Voglio dedicare un primo saluto al Pontefice Francesco che rappresenta il riferimento spirituale della maggioranza dei cittadini italiani e promuove il rispetto dei più alti valori morali nel mondo, a partire dal rispetto delladignità umana e dei diritti fondamentali umani, e che sta svolgendo un’azione diplomatica a favore della pace senza eguali. Infine, permettetemi un ringraziamento personale all’Onorevole Umberto Bossi, senza il quale non avrei iniziato la mia attività politica e, visto che è anche un nostro collega, lo ringrazio personalmente.
Al pari dei miei predecessori, i Presidenti Fico, Boldrini e Fini, sono giunto alla Camera per promuovere il Bene comune per i cittadini, esprimendo i valori e gli ideali che orientano le azioni politiche. Il mio impegno sarà di rappresentare e coadiuvare l’azione parlamentare di tutti gli Onorevoli Deputati, nel rispetto assoluto della parità di diritti per tutti i Deputati della Repubblica, siano essi appartenenti alla maggioranza e all’ opposizione. La legislatura che sta iniziando dovrà avere il compito di riaffermare il ruolo centrale del Parlamento quale luogo delle decisioni politiche: dopo la parentesi imposta dalle emergenze che hanno attraversato la scorsa legislatura, e che purtroppo in parte ci sono ancora oggi, è necessario che il Parlamento riacquisti la consapevolezza della sua funzione costituzionale, che è, primariamente, quella della definizione delle “regole” che impegnano tutti i cittadini.
La rinnovata centralità del Parlamento rafforza anche il ruolo della politica e dei rappresentanti del popolo che hanno appena ricevuto il loro mandato elettorale. In questo rinnovato contesto, il ruolo del Presidente è quello di farsi garante del processo dialettico che deve essere alla base della elaborazione delle decisioni pubbliche e che sono tanto migliori se alle stesse hanno contribuito, pur nel rispetto del loro ruolo, anche le forze parlamentari non di governo. La Camera dei Deputati rappresenta le diverse volontà dei cittadini italiani che si sono recati al voto per eleggere i rappresentanti più vicini ai loro parametri valoriali e alle proprie necessità. La nostra è una Nazione multiforme, che parte dalla geografia più variata fino alle diverse realtà storiche, culturali e territoriali che l’hanno formata e resa il grande Paese che è oggi. La ricchezza dell’Italia risiede proprio nella sua diversità e il compito delle istituzioni italiane è proprio quello di sublimare tali diversità, di valorizzarle attraverso le autonomie, nelle modalità previste e auspicate nella Costituzione.
Il ruolo del Parlamento, sia all’interno delle aule che nella rappresentanza esterna, non deve prescindere dalla valorizzazione delle diversità e non deve cedere all’omologazione., L’omologazione è uno strumento dei totalitarismi, delle imposizioni centrali sulle espressioni della volontà dei cittadini. Beato Carlo Acutis disse “Tutti nascono originali ma molti muoiono come fotocopie”. Era un ragazzo di 15 anni. L’Italia deve dare forza alla propria peculiare natura, senza omologarsi a realtà estere più monolitiche e a culture che non diversificano. Vedete la diversità non è rottura, non è indice di superiorità di alcune realtà su altre viste erroneamente come inferiori, ma è espressione di democrazia e di rispetto della storia.
Come ricordato dal Presidente Mattarella recentemente, “il ruolo e lo spazio delle autonomie sono decisive. Il pluralismo delle istituzioni- e aggiungo io, nelle istituzioni - vissuto con spirito di collaborazione, come abbiamo visto nel corso dell’emergenza pandemica, rafforza la democrazia e la società. Dalle risposte che saranno date a questi temi dipenderà la qualità della nostra democrazia.” Dobbiamo rispondere all’appello del Presidente e portare avanti un alto spirito di collaborazione per affrontare le forti problematiche che affliggono e spaventano i cittadini italiani.
Il Presidente di una assemblea parlamentare è necessariamente anche il garante delle minoranze presenti in quell’organismo: solo tutelando le prerogative delle minoranze può dirsi rispettato il principio che è alla base di tutte le assemblee parlamentari, per il quale alle decisioni da assumere devono contribuire tutte le componenti rappresentate, nel pieno rispetto delle regole formali che il Parlamento si è dato. Ci sarà bisogno di una rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che questo Parlamento sarà chiamato ad elaborare: leggi oscure, o comunque imperfette, si traducono in costi per il cittadino, dispendio di energie, risorse e tempo, obiettivi mancati e, nei casi più gravi, negazione stessa di diritti.
Su questo punto sarà necessaria una netta inversione di tendenza anche del rapporto tra il potere normativo del Governo e quello parlamentare, poiché quest’ultimo è quello che, più di tutti, garantisce – con il suo processo formale che vede la partecipazione di una pluralità di soggetti istituzionali - una giusta meditazione sulle decisioni assunte.
Viviamo in un momento di grande inquietudine, con la guerra alle nostre porte, la crisi internazionale, la crisi economica, un momento in cui le Istituzioni, in particolare il Parlamento, devono rappresentare un faro di sicurezza e serietà, ancor più che in altri momenti storici. Ai miei colleghi tutti auguro di vivere questa Legislatura con la serietà e la sobrietà che il momento richiede. I cittadini ci chiedono risposte urgenti, risposte a problemi impellenti, primo tra tutti la povertà, una parola che credevamo lontana, una realtà che parte dei ricordi dei nostri nonni e che sta bussando alla porta delle famiglie e delle imprese. La paura del futuro e l’insicurezza minacciano il nostro Paese e il suo benessere.
Con grande emozione ed orgoglio, voglio ricordare che vengo da un quartiere popolare della mia città, Verona. Il mio quartiere è uno di quei quartieri in cui il destino sembra segnato in partenza. E posso dirvi per certo che, é quando si smette di credere, sperare e di immaginare un futuro migliore che ci si ferma. Noi abbiamo il dovere di offrire agli italiani la realtà di un futuro possibile, l’orgoglio di un Paese che é tra le sette maggiori economie del Mondo, Paese fondatore dell’Unione Europea, creatore di bellezza e di gusto, con il Patrimonio artistico più invidiato al Mondo.
Gli italiani hanno saputo rialzarsi dalla distruzione e dalle rovine della seconda guerra mondiale e costruire uno spazio di democrazia e libertà e di benessere economico grazie anche alla loro immensa creatività e ingegnosità che ci ha resi famosi ed apprezzati in tutto il mondo. Serve recuperare un po’ di orgoglio di quello che siamo.
L’attuale periodo storico prevede a sua volta un altro sforzo a rialzare l’Italia. Non posso non rammentare a noi tutti che la legislatura che si apre dovrà affrontare temi fondamentali per il presente e il futuro del nostro
Paese: la definitiva uscita dalla crisi pandemica, la prosecuzione nell’impegno per la ricerca della pace nel generale quadro della comunità internazionale e nei rapporti fra Ucraina e Russia, il rinsaldarsi della partecipazione dell’Italia, quale Stato fondatore, all’Unione europea, a cominciare dal rispetto degli impegni assunti con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, la risposta alla crisi economia e sociale dei territori e, in primis, all’aumento dei costi dei beni primari e delle fonti naturali, il contrasto all’inflazione e al “caro energia”.
Mi accingo a svolgere l’alto incarico a cui mi avete chiamato con questa consapevolezza, profondo senso di responsabilità e avendo come puntodi riferimento i principi della nostra Costituzione, che pongono al centro dell’attività politica la promozione e la tutela della persona.
Una promozione ed una tutela che richiedono una leale collaborazione tra le istituzioni, in un impegno sinergico a cui sempre mi atterrò, soprattutto in un momento storico così complesso, che impone la massima coesione politica e sociale.
Gli eventi molto gravi e drammatici, che hanno messo a dura prova il paese, e le sue istituzioni, e che ci richiamano al valore dell’unità nazionale intesa nel suo significato più alto che la Costituzione gli ha assegnato volto a garantire l‘uguaglianza e la coesione sociale. Il Parlamento, oggi più che mai deve essere luogo di iniziativa, stimolo, confronto e incontro delle volontà politiche del paese e assolvere in questo modo la sua altissima funzione di guida. Fare questo con rigore, con dedizione, impegno significa attuare la Costituzione repubblicana, e renderla operante ispiratrice della vita del paese.
La Costituzione ci richiama a questo impegno nella prospettiva solidaristica, per assicurare a tutti i cittadini la pari dignità sociale. Il nostro Parlamento è chiamato a svolgere un ruolo centrale in questo momento di grande difficoltà, quale promotore della tutela dei diritti e degli interessi che sono preordinati alla valorizzazione della persona e dei suoi bisogni, ed in particolare dei più vulnerabili e fragili.
La legge deve costituire lo strumento di garanzia del pluralismo degli interessi che le diverse forze politiche rappresentano. Maggioranza e opposizione dovranno dialogare per un proficuo innalzamento del livello di tutela delle persone, e dovranno garantire piena collaborazione con gli altri organi Costituzionali, nel rispetto dell’autonomia degli stessi e in armonia che le indicazioni che il Presidente della Repubblica ci ha espresso.
Ed è in un momento come questo che siamo chiamati al massimo impegno e sforzo comune sopratutto per la tutela dei più fragili, così come ho cercato di fare come Ministro della famiglia e della disabilità, una esperienza da cui ho tratto degli insegnamenti molto importanti, in particolare dalle persone con disabilità e dalle loro famiglie con cui ho avuto il privilegio di confrontarmi. Nei momenti di crisi vedete, sono proprio le persone più fragili- e voglio proprio pensare ai 4 milioni di disabili che abbiamo in Italia- che soffrono di più e le loro famiglia. E su questo dobbiamo assolutamente impegnarci nel migliore dei modi. Mentre affrontiamo i gravi problemi e le minacce esterne che provano a indebolire il nostro Paese, dobbiamo ricordare quanto ci ha indicato San Tommaso d’Aquino: “il Male non è il contrario del Bene, è la privazione del Bene”. Il compito per noi parlamentari sarà di non privare del Bene l’Italia, ma al contrario lottare per esso con umiltà, serietà, sobrietà. Dobbiamo riportare fiducia, speranza, orgoglio e orgogliosamente rappresentare il popolo più bello e creativo del mondo. Mi metto al servizio del Paese e dell’Istituzione che rappresenta direttamente i cittadini. Vi ringrazio per l’attenzione che mi avete dedicato e auspico a tutte le Deputate e i Deputati un buon inizio di Legislatura, che sia proficua, efficiente e rispettosa.
12.22 - Salvini: "Il centrodestra andrà unito alle consultazioni. Viminale? Non ho rischieste"
Matteo Salvini garantisce che "il centrodestra andrà unito alle consultazioni. Ho sentito Berlusconi, si appianerà tutto". Quanto ai ministeri: "Non ho richieste, ma ho dimostrato al Viminale quello che posso fare il paese", ha aggiunto il leader leghista. Subito dopo l'elezione a presidente della Camera, Salvini si è poi congratulato con Lorenzo Fontana, che è anche il vicesegretario del Carroccio
12.20 - Meloni: "Fontana omofobo e pro Putin? Invenzioni della sinistra"
"Fontana pro Putin e omofobo? L’opposizione fa l’opposizione e dice queste cose. Anch’io sono stata definita omofoba e non lo sono affatto, la sinistra si inventa sempre modi per squalificare gli avversari". Così la premier in pectore GIorgia Meloni ha commentato l'elezione di Fontana e le accuse arrivate dalle opposizioni
12.15 - Letta: "Con Fontana presidentende della Camera siamo ancora più convinti di stare all'opposizione"
"Siamo convintamente, ancora di più, all'opposizione dopo la scelta che la maggioranza ha fatto oggi". Lo ha detto il segretario e deputato del Partito democratico, Enrico Letta, a margine dell'elezione delleghista Lorenzo Fontana a presidente della Camera.
12.10 - Fontana eletto con 222 voti: i risultati della quarta votazione
Lorenzo Fontana: 222 voti
Cecilia Guerra: 77
Cafiero de Raho: 52
Matteo Richetti : 22
Schede bianche: 6
Schede nulle 11
Il quorum era fissato oggi a 197
12.02- Fontana è il nuovo presidente della Camera
Al quarto scrutinio, il vicesegretario della Lega ottiene la maggioranza assoluta dei voti: è il nuovo presidente della Camera.
11.45 - "Fontana sarà un grande presidente", dice D'Amico, artefice degli accordi tra Lega e partito di Putin
“Sarà un grande presidente”. Claudio D’Amico, il braccio destro di Gianluca Savoini nonché artefice degli accordi fra Russia unita e la Lega, passeggia in Trasantlantico. “Sono un ex deputato e mi sono fatto un giro”. Fontana ha avuto posizioni filoputiniste come lei. “Non credo che da presidente della Camera potrà incidere sulla politica estera”. Dovrebbe fare abiura? “E perché?”. Potrebbe riattivare i rapporti con la Duma? “Non credo che adesso sia possibile. Fontana però farà molto per la famiglia: ha idee importanti e nette che condivido”. (Simone Canettieri)
11.40 - Finita la prima votazione per la presidenza della Camera: inizia la spoglio
11.25 - Lollobrigida (FdI): "Fontana filorusso? Ha cambiato idea. Sono sicuro che non ci saranno sbandate"
Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia, continua a dire che fosse per lui rimarrebbe a governare i deputati meloniani. Ma la notizia oggi è l’elezione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera. Domanda secca: non vi imbarazzano le posizioni filorusse del leghista? “Su Putin noi abbiamo le idee chiare, sono contento che anche Lorenzo abbia cambiato idea”. Ma è sicuro che abbia cambiato Fontana? “Abbiamo sciolto anche grazie alla Lega la commissione interparlamentare che era collegata con la Duma, voluta nel 2001 da Violante. Quindi nessun problema. Noi ci basiamo sugli atti parlamentari, sono sicuro che non ci saranno sbandate da parte della terza carica dello Stato”. (Simone Canettieri)
11.20 - Verdi-Sinistra italiana: votiamo Cecilia Guerra
"Di fronte allo scenario che si sta delineando con una destra che al Senato ha eletto un nostalgico del ventennio e a Montecitorio propone un oltranzista contro i diritti delle donne e della comunità lgbt+, con controversi rapporti con Putin, riteniamo che sia necessario dare un segnale della massima coesione delle opposizioni. Cecilia Guerra è unafigura che può rappresentare degnamente le Istituzioni. Pertanto i deputati e le deputate di Alleanza Verdi-Sinistra (che attualmente sono 10, avendo dueparlamentari in malattia) la sosteranno". È quanto si legge in una nota.
11.05 - A Montecitorio, colloquio tra Salvini e Meloni, che scherza sul suo nuovo look: "Sono trendy"
Giorgia Meloni ha deciso di darci un taglio. Non a Forza Italia, ma ai capelli. E rivendica il nuovo look in Trasantlantico. “Il mio parrucchiere mi ha detto che dopo di me altre 40 persone hanno chiesto il mio stesso taglio? Sono trendy”. Il siparietto avviene in Transatlantico dopo una sigaretta in cortile fumata con Matteo Salvini.
11 - Meloni: Fontana è il nostro candidato
Lorenzo Fontana "è il nostro candidato presidente" per la Camera. "Faremo oggi il nostro presidentedella Camera" e "alla prima votazione". Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, entrando a Montecitorio.
10:45 - Anche Bossi alla Camera, Salvini gli presenta Fontana
Il leader della Lega Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli si stanno intrattenendo nel cortile della Camera con il fondatore della Lega, Umberto Bossi, accompagnato dal figlio Renzo. Spazio per battute, poi Salvini dice: Umberto, arriva il presidente della Camera, è veneto..." Si avvicina così Lorenzo Fontana che stringe calorosamente la mano al Senatur.
10:30 - Inizia la votazione
Inizia puntuale la prima chiama per l'elezione del presidente della Camera.
10:00 - Candidati di bandiera e bandierina
9:50 - Il Pd propone ai partiti di opposizione il nome di Maria Cecilia Guerra
Il Partito democratico voterà Maria Cecilia Guerra per la presidenza alla Camera dei deputati. Lo ha confermato la capogruppo alla Camera, Debora Serracchiani, al termine dell'assemblea dem che si è svolta questa mattina. "Il nome di Maria Cecilia Guerra è stato comunicato anche alle altre opposizioni e auspichiamo che possiamo riuscire a trovare una condivisione ampia. Abbiamo comunicato il nome e abbiamo detto loro 'rifletteteci'", ha aggiunto.
9:45 - Italia Viva vota Richetti
"Noi voteremo Matteo Richetti. Abbiamo due assenti, che si sappia subito. Ettore Rosato non potra' votare perche' presiedera' l'Assemblea ed Elena Bonetti che e' in missione. Quindi noi avremo 19 voti per Matteo Richetti". Queste le parole di Luigi Marattin, parlamentare di Italia Viva - Azione, ad "Agora'" su Rai3, su come voteranno oggi i parlamentari del suo gruppo politico.
9:30 - Tajani: "Forza Italia voterà Fontana"
"Forza Italia voterà Lorenzo Fontana come Presidente della Camera dei deputati". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia. Dopo la spaccatura di ieri in Senato durante l'elezione di Ignazio La Russa, sembra dunque che il partito del Cav. voglia ricucire con Fratelli d'Italia e Lega. Resta aperto il dossier sui ministri che comporranno il prossimo governo, ma sembra superato il nodo Ronzulli: già ieri Silvio Berlusconi ha dichiarato che la senatrice non avrà nessun dicastero.