La giornata
Governo Meloni, consultazioni. Il Pd da Mattarella, Letta: "Governo sia con Europa e Nato, basta ambiguità"
Al Quirinale La Russa e Fontana, poi tutte le delegazioni dei partiti. Il segretario dem: "Grande preoccupazione. Da noi ferma opposizione". Calenda: "Non faremo sconti". Tajani a Bruxelles prova a spegnere le polemiche dopo gli audio su Zelensky e Putin
Conte: "No a Tajani agli Esteri". Calenda: "Faremo opposizione senza sconti"
In serata, dopo un'altra giornata (l'ennesima, ieri) di tensioni nel centrodestra e un nuovo audio sull'Ucraina - "Zelensky? Non posso dire quello che penso. Putin era contrario alla guerra" - Silvio Berlusconi prova a spegnere le polemiche, o per lo meno ad addrizzare il tiro: "La mia posizione personale e quella di Forza Italia non si discostano da quella del Governo Italiano, dell’Unione Europea, dell’Alleanza Atlantica né sulla crisi Ucraina, né sugli altri grandi temi della politica internazionale", le parole del Cav., che accusa la stampa di aver utilizzato "un metodo non solo sleale ma intimidatorio. Un metodo soprattutto che porta a stravolgere e addirittura a rovesciare il mio pensiero".
Da Forza Italia, dove è partita la caccia al "criminale" che ha diffuso l'audio, per usare le parole di Ronzulli, provano a gettare acqua sul fuoco nel tentativo di ricomporre la frattura con l'alleata Meloni - che ieri ha avvertito: con l'Ue e la Nato, o niente governo. Mancano ancora gli ultimi tasselli e anche per il ministero degli Esteri, che sembrava nelle mani di Tajani, servirà una nuova riflessione prima di presentarsi da Sergio Matterella per le consultazioni, che partono oggi con la visita al Quirinale dei presidenti di Camera e Senato. L'alleanza guidata da Giorgia Meloni è attesa al Colle domani mattina, ultima delegazione, prima che il capo di stato assegni il mandato da premier.
20.30 - Meloni: "Daremo un governo al paese"
''Domani, insieme a tutta la coalizione del centrodestra, saliremo al Quirinale per le consultazioni con il presidente della Repubblica Mattarella. Siamo pronti a dare all'Italia un governo che affronti con consapevolezza e competenza le urgenze e le sfide del nostro tempo''. Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni.
20.10 - Letta: "Governo sia con Europa e Nato, senza ambiguità. Da noi ferma opposizione"
"Abbiamo confermato che saremo convintamente all'opposizone, rigorosa e ferma a una maggioranza che è maggioranza in Parlamento ma non nel paese. A partire dalle tre questioni principali: lavoro, diritti e ambiente. Sono questi per noi i punti su cui saremo vigili, non acceteremo né arretramenti né ambiguità". Così Enrico Letta a margine dell'incontro avuto dalla delegazione Pd con il capo dello stato Sergio Mattarella.
"In queste ore è in corso un Consiglio europeo da cui ci aspettiamo risposte. Abbbiamo espresso la nostra volontà di spingere il governo a prendere iniziative nazionale se non ci fosse una scelta europea sul tetto al prezzo del gas e sul disaccopaimento dell'elettricità. Se non arriva questa scelta, spingiamo per scelte nazionali, anche di tetto del gas. Le disuglianze stanno crescendo. È' fondamentale avere risposte", ha detto Letta alla stampa. Cui ha rivolto considerazioni anche sulla politica estera del nostro paese ora che sta per nascere un governo di centrodestra. "Il punto essenziale è essere chiari sul fatto che il nostro paese deve avere un governo che sia nella continuità europea e atlantica. Essere europeisti e atlantisti sono i punti centrali della nascita della nostra Repubblica. E sono ancor più importanti in questo momento. Chiuediamo che il governo sia senza ambiguità sulla condanna della Russia e dei comporetamenti criminali di putin, e nel sostegno al popolo ucraino". Sulle parole di Berlusconi a proposito della guerra in Ucraina, Letta ha detto che a essere gravi sono anche gli applausi dei senatori di Forza Italia.
A proposito di costruire un percorso unitario con le altre opposizioni, il segretario del Pd ha confessato: "Io sono fermamente convinto del fatto che, dopo questa compagna elettorale, ci sia necessità di un percorso che vada verso una convergenza delle opposizioni. È fondamentale per evitare che questo governo duri 5 anni. L'unità di intenti è l'unica strada".
19.15 - Il Pd da Mattarella
18.45 - Conte: "Forte perplessità nell'affidare la Farnesina a esponente di centrodestra"
Al presidente Mattarella "abbiamo espresso forte perplessità che il dicastero della Farnesina possa essere affidato a un esponente di Forza Italia" dopo le parole di Berlusconi sulla guerra in Ucraina. Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte dopo il colloquio con il capo dello stato. "Ci aspettiamo un esecutivo a forte vocazione europeista, questa deve essere una trazione necessaria e indiscutibile. Che abbia chiara la collocazione euroatlantica e che sia pronto per affrontare la crisi in atto, che abbraccia la sfera economia e quella sociale", ha aggiunto l'ex premier. Che ha poi parlato della situazione internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina. "Bisogna lavorare e costruire la pace, non ci si deve arrendere al 'Putin non vuole la pace'. Nessuno metta in discussione la ferma condanna dell'invasione ed il sostegno alla popolazione Ucraina" ma questa strategia "ha tracciato un percorso che ha esposto l'Italia ad una escalation militare che ci espone al rischio atomico e ad una galoppante inflazione", e dunque "il governo sia interprete di una svolta" spingendo sul "cessate il fuoco e la diplomazia". In sostanza, secondo il capo grillino, "un nuovo invio di armi non è più necessario".
Conte ha anche specificato che come Movimento cinque stelle "non faremo un ostruzionismo parlamentare fine a se stesso. Avremo grande rigore nei contenuti". L'ulteriore aggiunta è stata sull'unità delle forze di opposizione: "Non è all'ordine del giorno in questo momento".
18.15 - In corso il colloquio tra Mattarella e la delegazione M5s
17.50 - Berlusconi avverte: "Nel centro-destra ogni partito è essenziale per il governo". Lupi: "Domani parla Meloni"
"Il centro-destra è fatto di tre forze politiche, ognuna delle quali è numericamente e politicamente essenziale alla vita del futuro governo". Con un tweet, Silvio Berlusconi manda un messaggio agli alleati e in particolare a Giorgia Meloni. Questa mattina il Cav., in un'intervista al Corriere, aveva ribadito ancora una volta la richiesta di parità di trattamento rispetto alla Lega.
"Berlusconi, da fondatore del centrodestra, deve prendere atto che ora la leader è Giorgia Meloni": è quanto detto da Maurizio Lupi, intervenendo a Rai News 24. Il leader di Noi moderati ha spiegato inoltre che domani sarà la presidente di Fratelli d'Italia a prendere la parola dopo l'incontro con Matterella, "altrimenti non servirebbe andare al Quirinale come unica delegazione della coalizione".
17.30 - Terzo Polo, Calenda: "Opposizione senza sconti, su diritti e politica estera. Sull'Ucraina, maggioranza chiarisca definitivamente"
"Abbiamo confermato il fatto che saremo all'opposizione di questo governo senza fare sconti. Tuttavia saremo una opposizione che cercerà di ingaggiare il governo su tematiche concrete", ha detto Carlo Calenda, in rappresentanza del Terzo Polo, al termine delle consultazioni con il presidente Mattarella, al quale hanno partecipato anche Matteo Richetti, Teresa Bellanova e Raffaella Paita. "Abbiamo ribadito la preoccupazione gigantesca per il costo dell'energia. Crediamo che questo non sia ancora percepito a sufficienza dalla maggioranza né dalle altre opposzioni. È un rischio di tenuta sociale per il paese. Abbiamo proposto le nostre idee", ha continuato il leader di Azione.
"L'opposizione non deve essere pregiudiziale, almeno fino a quando sono rispettate due cose: il collocamamento italiano in Europa e nel mondo, e i diritti. Su questi temi nessun compromesso. Se la nostra opposizione sarà dialogante su temi sociali, dell'economia e del lavoro, non lo sarà su questi temi. Abbiamo espresso viva preoccupazione per quanto accaduto ieri, solo ultimo degli episodi che hanno visto protagonista Berlusconi e prima ancora il presidente della Camera. Su questo, credo che dal governo e dalla maggioranza debba venire un chiarimento definitivo. Abbiamo apprezzato le parole nette di Meloni, ma una cosa sono le parole e un'altra i fatti. Ci aspettiamo che atteggiamenti come quelli di Berlusconi vengano respinti al mittente", ha poi aggiunto Calenda, dicendosi infine "disponibile a intavolare un rapporto con le altre opposizoni su questioni pratiche, che non diventi l'unità delle opposioni contro. Perché non gioverebbe né alle opposioni né al dialogo con il governo".
Rispondendo alle domande dei cronisti, infine, Calenda ha sottoloneato come ci sia "una forza politica - il Terzo Polo - che ha preso l'8 per cento ed è rimasta fuori dai posti di rappresentanza nelle istituzioni", con riferimento agli accordi tra M5s e Pd, che invece saranno rappresentati negli uffici di presidenza di Camera e Senato
17 - Sinistra Italiana - Verdi: Pace ed emergenza climatica al centro del colloquio con Mattarella
"Abbiamo rappresentato a Mattarella le nostre preoccupazioni per la situazione internazionale e abbiamo ribadito il nostro impegno per la pace che si misurerà in Parlamento e nel paese". Così il segretario di Sinistra italiana e membro dell'Alleanza Verdi - Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "La scelta della pace è l'unica in grado di dare sicurezza alle vittime e far uscire il mondo dal rischio" di una guerra su scala maggiore. "Le proposte della destra rischiano di aggravare" la crisi sociale e la situazione economica del Paese, ha aggiunto.
“Abbiamo ricordato che nella formazione del nuovo governo, i futuri ministri rispettino gli obblighi internazionali per quanto riguarda gli obiettivi climatici", ha detto poi Angelo Bonelli, dei Verdi. "Su questo chiediamo che ci sia la massima vigialnza per avere alla Transizione ecologica un ministro che rispetti questi impegni. Diversamente ci troveremmo davanti a una situazione molto rilevante. In questo caso faremo una dura opposizione"
16.30 - Anche il Gruppo Misto alla Camera non voterà la fiducia al nuovo governo
Per la Svp "non ci sara' un voto di fiducia". Lo ha detto il presidente del gruppo Misto della Camera, Manfred Schullian, parlando a nome della Svp, al termine dell'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell'ambito delle consultazioni in vista della formazione del nuovo governo. "Valuteremo anche quella che sarà la lista dei ministri. Siamo naturalmente disponibilissimi ad un confronto costruttivo con questo governo", ha concluso Schullian. Dopo di lui ha parlato il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova. "Non bisogna fare passi indietro sui diritti civili, semmai bisogna farne in avanti. Faremo opposizione rispetto a qualsiasi tentativo di spostare l'asse Italiana in Europa, venendo meno a quel protagonismo del governo Draghi. Ci opporremo a qualsiasi tentativo di portare in Italia un nazionalismo economico corporativo. Vogliamo che il Pnrr venga portato avanti, soprattutto nella parte delle riforme, con attenzione ai conti pubblici", ha detto Della Vedova.
Dopo l'incontro con Mattarella ha parlato anche Riccardo Magi (+Europa): "Siamo convinti che la legge elettorale abbia profili nettamente anticostituzionali, come l'effetto flipper o la mancanza del voto disgiunto. Crediamo che questa debba essere una priorità di questa legislatura, da affrontare in tempi adeguati al raggiungimento del risultato", sono state le sue parole.
14.30 - Cordiale telefonata Mattarella a Napolitano
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha avuto una cordiale telefonata con il presidente emerito Giorgio Napolitano, nell'ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo
13.30 - Tajani: "Confermo posizione di Berlusconi e di Forza Italia in sostegno di Nato e Kyiv"
"Sono qui per confermare ancora una volta la posizione del leader del mio partito, del mio partito e la mia personale, totalmente in favore della Nato, delle relazioni transatlantiche, in favore dell'Europa e contro l'inaccettabile invasione dell'Ucraina da parte della Russia". Lo ha dichiarato il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, al suo arrivo all'incontro dei leader del Partito popolare europeo (Ppe), in preparazione del Consiglio europeo che inizia oggi. Il coordinatore azzurro ha poi aggiunto
"Sono contento che Tajani sia qui oggi": ha detto poi commentato il presidente del Ppe Manfred Weber. "La sua posizione è molto chiara, rappresenta il ponte fra la forte posizione di Forza Italia nel Parlamento italiano e la posizione del Ppe in Europa", ha detto. "Tajani è una garanzia del nostro approccio a favore dell'Europa e dell'Ucraina".
13 - De Cristofaro (Misto Senato): "Non crediamo alle ricette del centrodestra. Non daremo la fiducia"
"Non crediamo alle ricette espresse in campagna elettorale dal centrodestra. Non daremo la fiducia al nuovo governo". Lo ha detto al termine delle consultazioni con il capo dello stato Giuseppe De Cristofaro, in rappresentanza del Gruppo Misto al Senato, a cui aderiscono anche i senatori a vita. De Cristofaro ha detto che a Mattarella hanno espresso come priorità una nuova legge elettorale proporzionale per "correggere le storture" derivanti dall'alto astensionismo.
12.10 - Musolino (Autonomie): "Fiducia? Aspettiamo ministero per il sud"
"Abbiamo rappresentato la tematica del Sud e l'attenzione alla Sicilia e alla sua autonomia". Lo ha detto Dafne Musolino, vicepresidente del gruppo "Per le autonomie" del Senato, eletta con la lista "Sud Chiama Nord" al termine delle consultazioni al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in vista della formazione del nuovo governo. "Eserciteremo ogni opportuna valutazione anche sul voto di fiducia. Vedremo se sarà confermato il ministero del Mezzogiorno", ha aggiunto Musolino.
12 - Autonomie: "Preoccupati per posizioni di Meloni. L'orientamento è il no alla fiducia. Ma aspettiamo lista ministri"
“Il risultato delle elezioni è chiaro, è giusto che Meloni riceva l'incarico. Ma abbiamo anche espresso preoccupazioni: come sapete noi siamo autonomisti e fortemente europeisti e ci desta preoccupazione che il partito più forte sia un partito sovranista e nazionalista. In passato noi abbiamo avuto grandi problemi, perchè hanno difficoltà ad accettare il diverso". Lo ha detto Julia Unterberger, in rappresentanza del gruppo delle Autonomie, dopo essere stata ricevuta al Quirinale dal capo dello stato. "Quando ci dicono 'andate in Austria', per noi queste posizioni sono del tutto inacettabili. Pertanto speriamo che in futuro avranno con noi un approccio costruttivo, che questi toni appartengano al passato e che quindi sarà possibile collaborare. L'orientamento è votare in senso contrario alla fiducia, ma aspettiamo la lista dei ministri. Devono dimostare di aver cambiato atteggiamento nei nostri confronti, delle minorranze linguistiche e dell'Europa", ha aggiunto Unterberger.
11.30- Fontana lascia il Quirinale senza rilasciare dichiarazioni
È durato circa un quarto d’ora l’incontro tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quello della Camera, Lorenzo Fontana, che ha lasciato il Quirinale senza rilasciare dichiarazioni. Le consultazioni proseguiranno alle 12, con la delegazione del Gruppo delle Autonomie del Senato.
10.25- La Russa: "Sempre emozionante stare con il presidente"
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha inaugurato le consultazioni al Quirinale: "Un colloquio molto cordiale, è sempre molto emozionante stare con il presidente", le parole dell'esponente di Fratelli d'Italia, dopo aver incontrato Mattarella con cui si è intrattenuto per circa un quarto d'ora.
10 - Il programma delle consultazioni
9.50 - La difesa di Berlusconi: "Mio pensiero stravolto. Noi da sempre con Ue e occidente"
In 28 anni di vita politica la scelta atlantica, l’europeismo, il riferimento costante all’Occidente come sistema di valori e di alleanze fra Paesi liberi e democratici sono stati alla base del mio impegno di leader politico e di uomo di governo. Come ho spiegato al Congresso degli Stati Uniti, l’amicizia e la gratitudine verso quel Paese fanno parte dei valori ai quali fin da ragazzo sono stato educato da mio padre.
Nessuno, sottolineo nessuno, può permettersi di mettere in discussione questo. Non può certamente permettersi di farlo la sinistra, che tante volte è stata dalla parte sbagliata della storia. Tantomeno la sinistra del Partito Democratico, che anche alle ultime elezioni, meno di un mese fa, era alleata con i nemici della NATO e dell’Occidente.
Tutto questo però non esisterebbe, se non vi fosse in Italia la pessima abitudine di trasformare la discussione politica in pettegolezzo, utilizzando frasi rubate registrate di nascosto, e appunti fotografati con il teleobbiettivo, con un metodo non solo sleale ma intimidatorio.
Un metodo soprattutto che porta a stravolgere e addirittura a rovesciare il mio pensiero, usando a piacimento brandelli di conversazioni, attribuendomi opinioni che stavo semplicemente riferendo, dando a frasi discorsive un significato del tutto diverso da quello reale.
La colpa non è degli organi di informazione, ovviamente costretti a diffondere queste notizie, è di chi usa questi metodi di dossieraggio indegni di un Paese civile.
Senza questo, non sarebbe necessario ribadire l’ovvio.
La mia posizione personale e quella di Forza Italia non si discostano da quella del Governo Italiano, dell’Unione Europea, dell’Alleanza Atlantica né sulla crisi Ucraina, né sugli altri grandi temi della politica internazionale. Lo abbiamo dimostrato in decine di dichiarazioni ufficiali, di atti parlamentari, di voti alle Camere.
Interrogarsi sulle cause del comportamento russo, come stavo facendo, ed auspicare una soluzione diplomatica il più rapida possibile, con l’intervento forte e congiunto degli Stati Uniti e della Repubblica cinese, non sono atti in contraddizione con la solidarietà occidentale e il sostegno al popolo ucraino. Del resto alla pace non si potrà giungere se i diritti dell’Ucraina non saranno adeguatamente tutelati.
Questa mattina, Silvio Berlusconi ha ribadito i concetti espressi nella nota di ieri sera in un'intervista al Corriere, nella quale è tornato anche a parlare della squadra di governo, rilanciando il nome di Elisabetta Casellati: "Mi pare che una figura di alto profilo istituzionale come l’ex presidente del Senato possa dare le più adeguate garanzie per un incarico delicato come quello di ministro della Giustizia", ha detto il leader di Forza Italia, che ieri ha incontrato Carlo Nordio - il nome più gettonato per via Arenula.