Verso La Legge di bilancio
Canone rai, multe e matrimoni: l'agenda di Salvini che Palazzo Chigi sconfessa
Dall'abolizione dell'imposta sulla tv pubblica (a cui Giorgetti ha già detto no) al bonus nozze: il ministro delle Infrastrutture elenca i provvedimenti su cui è a lavoro la Lega e assicura: "A me i sondaggi interessano zero". Ma il governo frena: "A lavoro per misure concrete e realizzabili"
Matrimoni (in chiesa), multe e l'immancabile canone Rai. Matteo Salvini è tornato alla carica in vista del Consiglio dei ministri, quello di stasera, in cui il governo discuterà la prossima Legge di bilancio, muovendosi tra un congresso - quello di Bergamo, dove ha perso -, un tweet e una diretta Tik Tok, ormai il suo social di riferimento. A lavoro anche di domenica. Matteo Salvini mette le bandierine, annuncia provvedimenti e priorità.
Spera nell'azzeramento dell'Iva sui generi di prima necessità, "Sarebbe un bel segnale", dice il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, a margine del congresso provinciale della Lega a Treviglio (Bergamo). Ma un segnale abbastanza marginale, nella sostanza, trattandosi di circa 500 milioni di euro e di un risparmio che, secondo i calcoli, sarebbe di poco superiore ai 20 euro a famiglia. Tanto che le associazioni di categoria l'hanno pure definito un bluff.
D'altra parte, è la situazione che lo impone: la gran parte delle risorse della Legge di bilancio, almeno una ventina sui 30-32 miliardi a disposizione, sarà destinata al caro energia. Tocca ingegnarsi con le proposte. (Ri)Ecco allora il canone Rai. Va tolto? "Assolutamente sì, pagare il canone Rai per guardare i Fazio o i telegiornali di sinistra, anche no...", spiega Salvini in diretta su TikTok. Anche perché, "la stragrande maggioranza dei giornali, delle radio e delle televisioni sono a sinistra". E ora "la pacchia è finita", per usare le parole dell'alleata Giorgia Meloni. Ma qualche giorno fa era stato il ministro dell'Economia, il leghista Giancarlo Giorgetti a sconfessare la proposta del suo segretario.
Meglio dedicarsi a dossier di propria competenza, allora. "Sono già al lavoro per capire se sia possibile bloccare gli aumenti delle multe stradali dovuti a un automatismo del codice della strada", fa sapere quindi il responsabile delle Infrastrutture. Da gennaio, infatti, spiega il Mit, c'è rischio che le sanzioni per gli automobilisti crescano quasi del 15 per cento per via dell'adeguamento Istat. Un problema segnalato anche da Forza Italia. "E in un momento di difficoltà come questo tartassare ulteriormente i cittadini italiani è ingiusto e dannoso", aggiunge Salvini, che conferma pure "l’annullamento di milioni di cartelle esattoriali sotto i mille euro, la rateizzazione di quelle sotto i tremila" nella manovra. Ma non si accontenta: "Si può fare molto di più bloccando anche quelle da 5 o 10 mila euro".
Nel frattempo, i suoi colleghi si dedicano ai matrimoni, ma solo quelli regliosi. Salvo ripensamenti, niente da fare per chi sceglie il rito civile. Così cinque deputati della Lega hanno presentato alla Camera un progetto di legge - già sott'attacco da parte delle opposizioni - che prevede una detrazione fino al 20 per cento delle spese sostenute per le celebrazioni in chiesa. Un bonus nozze, destinanto alle coppie under 35 con reddito non superiore ai 23mila euro, che potrà arrivare fino a 20mila euro per incoraggiare il settore del wedding (e gli italiani a sposarsi). Ma subito è arrivato lo stop: "Si tratta di una proposta parlamentare, non è allo studio del governo", hanno fatto sapere fonti di Palazzo Chigi che è invece "al lavoro per sostenere la famiglie con misure concrete e realizzabili".
Nella lista dei vorrei ritorna pure il Ponte sullo Stretto - su cui almeno la maggioranza pare essere un po' più compatta. Nella Finanziaria ci sarà "il primo punto di partenza. Sarà l’opera più green, più innovativa, più eccezionale", ha ribadito di nuovo il ministro ieri, sempre in diretta social. Ma, per carità, non si tratta di consenso: "Il mio obiettivo non è recuperare qualche punto percentuale, a me i sondaggi interessano zero". Parola di Matteo Salvini.