Tra Voltaire e Tolstoj
Tre eurodeputati dem votano pro Russia a Bruxelles. E il Pd che dice? “Legittimo: non li sanzioneremo”
Più o meno il 20 per cento del gruppo democratico in Ue ha espresso lo stesso voto della Le Pen. "La risoluzione era pasticciata" dice il capogrupo Brando Benifei, e poi: "Abbiamo preferito votare a favore, per non lacerare il Parlamento europeo". I tre però non li hanno convinti
Il Pd è l’unico partito italiano in cui qualcuno ha votato, mercoledì, contro la risoluzione del Parlamento europeo che condannava la Russia in quanto stato terrorista e aggressore dell’Ucraina. Tre deputati su quindici. In pratica il 20 per cento del gruppo democratico a Bruxelles. Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino e Massimiliano Smeriglio. Sono in compagnia di Marine Le Pen e dei neonazisti tedeschi. Persino la Lega di Salvini ha condannato la Russia. Pure Forza Italia. Così la domanda sorge spontanea, come si dice: è prevista un’azione disciplinare nel Pd? Si riunirà un comitato di probiviri? “Lo escludo. Anzi, penso che la posizione dei tre nostri deputati sia legittima”, dice Brando Benifei, che è capogruppo del Pd in Europa (e tra qualche giorno forse sarà anche candidato alla segreteria).
“Vede, noi rispettiamo la libertà di coscienza”. Dunque sono eroi della libertà di pensiero? “Sono tre deputati eletti con le preferenze e all’interno di liste aperte”. Quindi? “Quindi risponderanno ai loro elettori”. Che però sono i vostri. Enrico Letta s’è preso pure i fischi in piazza per aver tenuto una solidissima posizione a difesa dell’occidente. Sembrava l’unica cosa chiara del Pd. E ora? “Guardi che io ho votato a favore della risoluzione, e non condivido la posizione dei colleghi. Ma penso pure che non abbiano fatto niente di grave”. No? “La risoluzione era pasticciata”.
La risoluzione denunciava la guerra della Russia come una violazione del diritto internazionale. “Sì, ma c’erano passaggi controversi, non so come dire... tentativi di politicizzazione messi in piedi dalla destra”. Dalla destra? “Ne abbiamo discusso a lungo l’altro giorno, tra noi”. Ma non mi dica. “Sì, anche con i francesi di Macron. Poi abbiamo preferito votare a favore, per non lacerare il Parlamento europeo in un momento così delicato”. Tutti tranne tre. “Purtroppo non li abbiamo convinti”. E non la imbarazza che i vostri abbiano votato con Francesca Donato, l’eurodeputata putiniana da cui ha preso le distanze persino Salvini che andava in giro con la maglietta di zio Vlad? “I nostri non stanno mica con Putin”. Come dubitarne. “Cozzolino, Bartolo e Smeriglio sono di sinistra, non dei No vax come la Donato”. Paolo Mieli direbbe che sono dei pacifisti tolstoiani. “Lui lo dice con ironia”. Solo i maligni hanno l’impressione che la Russia non avanza d’un metro in Ucraina, ma in Italia va alla grande. “È una questione di libertà di coscienza”. Da Tolstoj a Voltaire.