Il caso
Lazio, D'Amato al M5s: "Insieme alle elezioni". Calenda: "Allora ci sfiliamo"
Il candidato del Terzo polo e del Pd: "Ticket anche in extremis con i grillini per non far vincere Rocca". Il leader di Azione: "Se è così, corriamo da soli"
Nel Lazio la coalizione di centrosinistra scoppia. Il giorno dopo la presentazione di Francesco Rocca da parte di tutto il centrodestra unito, la reazione di Alessio D'Amato non si è fatta attendere.
L'assessore alla Sanità uscente e candidato di Pd e Terzo Polo ha lanciato un appello al M5s, intenzionato a correre da solo con Donatella Bianchi: "Da parte mia le porte sono sempre aperte ai grillini, anche per un ticket in extremis".
Secondo i sondaggi, infatti, Rocca è destinato a vincere grazie alle divisioni dell'altro campo. L'uscita di D'Amato non è andata giù a Calenda che tecnicamente lo ha candidato per primo alla successione di Zingaretti nel Lazio: "Faccelo sapere rapidamente Alessio, in tempo per presentare un nostro candidato alternativo a questo eventuale pastrocchio con i 5S. Basta giochini e alchimie. Parliamo di programmi".
Va detto che dalle parti di Giuseppe Conte non pensano a passi indietro. "La nostra candidata sarà presentata la prossima settimana", dicono dal M5s.
Intanto Bianchi ha fatto sapere che non si dimetterà da presidente del Parco delle Cinque terre in Liguria, nomina del governo Toti, dunque di centrodestra. "Non c'è incompatibilita' e anche in Liguria c'e' ancora molto lavoro da fare. La candidatura alla guida della Regione Lazio non implica nessun profilo di incompatibilità e non è un fattore ostativo al pieno svolgimento del mio ruolo al servizio del Parco - ha spiegato Bianchi al Secolo XIX -. Continuero' a dare il mio contributo, a maggior ragione in questa fase cosi' delicata e decisiva per la crescita e lo sviluppo del Parco nazionale delle Cinque terre".