Il retroscena

Il misterioso Capodanno di Gualtieri a Cuba. Il Comune: "Tutto a spese del sindaco"

Simone Canettieri

 Il 28 dicembre ha incontrato il governo cubano per l'Expo 2030,  ma non ha voluto renderlo noto. Poi si è fermato sull'isola per sei giorni. Il Campidoglio: "Era in ferie, non in missione" 

Hasta la vista Campidoglio.   Roberto Gualtieri ha salutato l’inizio del nuovo anno a Cuba. Se Giuseppe Conte si è concesso un po’ di   relax a Cortina con la compagna, il sindaco di Roma ha fatto altrettanto sull’isola della rivoluzione. “Sono state le prime vacanze dopo due anni durissimi – raccontano in Campidoglio – dopo la gestione del Covid da ministro dell’Economia e l’elezione a primo cittadino”.

Il viaggio di Gualtieri in quanto personale è stato avvolto da un alone di mistero.

Il Comune ha preferito non renderlo noto per evitare polemiche e speculazioni politiche, pare. Eppure il 28 dicembre l’esponente del Pd ha incontrato il viceministro degli Esteri Gerardo Peñalvervice per perorare la candidatura di Roma all’Expo 2030. All’appuntamento hanno partecipato anche Giuseppe Scognamiglio, direttore generale dell’ente di promozione della Capitale,  e l’ambasciatore a Cuba Roberto Vellano.

La notizia è uscita sull’agenzia Prensa Latina. Scognamiglio  ha continuato la missione di promozione dell’Urbe nei giorni seguenti a Panama e Santo Domingo, ma da solo. “Con il sindaco ci siamo incontrati a Cuba. Io ero ospite del mio amico Vellano, il sindaco e chi lo accompagnava non lo so”, dice il direttore generale di Roma 2030.

Dal Comune dicono che il sindaco non era in missione e che si è pagato la vacanza da solo. “Una vacanza, terminata prima del previsto  per i funerali del Papa, durante la quale ha  piazzato un incontro per l’Expo”. In serata Gualtieri aggiunge: “All’estero lo stato non paga i costi della scorta: in Italia ovunque andassi due agenti dovrebbero seguirmi”.
   

 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.