Salvini salva i soldati leghisti. Gli esclusi finiscono al gruppo Lega. Elenco
I parlamentari del Carroccio, i leali che non è riuscito a eleggere, "il Capitano" li sta reclutando come collaboratori e consulenti tra regione Lombardia, ministeri (e Palazzo Chigi)
Li sistema all’interno del gruppo Lega, li affida ai suoi ministri, li manda in regione Lombardia, li recupera come può. Matteo Salvini ha fatto scattare l’operazione “salvate il salviniano Ryan”. I parlamentari della Lega, i leali, che non è riuscito a eleggere li sta reclutando come collaboratori e consulenti. A lavorare al gruppo Lega sono stati chiamati gli ex senatori, Gianfranco Rufa, Simone Bossi, Cesare Pianasso. Il ministro dell’Istruzione, Valditara ha invece chiamato a collaborare Angela Colmellere e Valeria Alessandrini. La prima era in corsa per fare la sottosegretaria. La seconda è un ex senatrice.
A lavorare con Gianmarco Centinaio, vicepresidente del Senato, è stato chiamato il fidanzato dell’ex ministra Erika Stefani. In Lombardia, Elena Lucchini, anche lei fuori dal Parlamento, è stata nominata assessore regionale. Ha preso il posto di Alessandra Locatelli, oggi ministro. In queste settimane Salvini ha anche ridisegnato la sua squadra. Al posto dello storico capo gabinetto, Andrea Paganella, eletto senatore, c’è oggi Daniele Bertana. Lavora fianco a fianco con il ministro ai Trasporti dove è stato collocato come capo di gabinetto di Edoardo Rixi, viceministro di Salvini, l’ex deputato Flavio Di Muro. È famoso per aver scambiato il parlamento per “C’è posta per te” (formulò la proposta di matrimonio dal suo seggio).
Il paradiso del leghista escluso è però Palazzo Chigi. Salvini è anche vicepremier. I collaboratori del vicepremier hanno stipendi alti e possono superare i 100 Mila euro. Contratti non sono stati ancora registrati ma c’è chi si è portato avanti. Almeno su Wikipedia. Pasquale Pepe, ex senatore della Lega, è sul portale già “consigliere del vicepresidente del consiglio dei ministri”. A quel ruolo aspira anche Marco Pinti. Sarà tutto pubblico. Diverso è il caso del gruppo Lega. I contratti in essere, l’entità, li conosce solo il tesoriere. Finiscono nelle maglie del bilancio. Superato da Meloni, scavalcato anche nell’opposizione da Forza Italia, Salvini per una volta si sta rivelando davvero “capitano”. Mette sotto coperta i suoi nostromi. Chi era ed è contro di lui finisce in mare. Naufragio.