Il caso
Benzina, tensione in FdI. Circolare ai parlamentari: "Si interviene solo sui temi scelti dai vertici"
Meloni teme le fughe in avanti anche dei suoi eletti. E così vara nuove regole sulla comunicazione
Basta fughe in avanti, D'ora in poi si parla solo di temi scelti dal partito con una linea ben precisa. Quella di Giorgia Meloni. Niente distinguo. Su altri argomenti vige la regole del silenzio fino a quando non lo decide la leader e presidente di Via della Scrofa e di Palazzo Chigi.
Il caro benzina continua ad accendere la tensione nel governo, ma anche dentro a Fratelli d’Italia. Con circolare molto rigida che non lascia spazio alle interpretazioni i capigruppo di Camera e Senato, Tommaso Foti e Lucio Malan, avvisano i parlamentari che l'ora è grave. E non sono concessi errori.
Alla Camera, dopo i deputati meloniani sono 118, Foti ha fatto arrivare il seguente messaggio che il Foglio è riuscito a consultare: "Il gruppo parlamentare di FdI è dotato di un ufficio Stampa a disposizione dei deputati che intendano avvalersene. Ai deputati del gruppo che utilizzano invece personale diverso chiedo di disporre affinché i comunicati a loro nome vengano inviati all’ufficio stampa del gruppo, per il successivo inoltro alla agenzie, e ciò sia per favorire lo sviluppo di una comunicazione coerente, sia per evitare la diffusione di prese di posizione relative a temi sui quali si è deciso di non intervenire. Sono certo che, condividendo tutti lo spirito di questo messaggio, darete corso a quanto richiesto".
Un allert simile è stato recapitato ai sessanta senatori che siedono a Palazzo Madama. Un modo per compattare il partito ed evitare si formino le correnti anche di pensiero, fatto fisiologico in una struttura si è ingigantita a colpo d'occhio.