la maggioranza

Meloni difende Nordio, ma il suo sottosegretario la smentisce

Ruggiero Montenegro

"Piena fiducia", dice la premier, dopo le tensioni tra alleati. Ma Delmastro (FdI) invita alla cautela: "Una cosa è parlare da giurista, un’altra fare il ministro”. E Berlusconi avvisa: "Sosterremo con convinzione proposte del Guardasigilli, che vanno oltre il perimetro della maggioranza"

"Spiace deludere, ma il clima nel Consiglio dei ministri è ottimo e tutti i ministri lavorano in piena sinergia". Una nota per spegnere le polemiche, o quantomeno per smorzarle, dopo una settimana di tensioni, di dichiarazioni e presunte smentite. Ieri, alla vigilia della partenza per Algeri, Giorgia Meloni ha voluto chiarire, un'altra volta, la sua posizione sul ministro Carlo Nordio. Lo ha fatto con una messaggio ufficiale di Palazzo Chigi, in cui viene ribadita "piena fiducia nel Guardasigilli, che la premier ha fortemente voluto a Via Arenula e con il quale mantiene contatti quotidiani".

 

Una comunicazione che non arriva con un tempismo casuale, con l'obiettivo di raffreddare il clima, perché sulla giustizia, di qui a breve, si giocherà un passaggio importante per la maggioranza. E d'altra parte, “se non sono accettato posso tornare alle mie letture”, aveva confidato lo stesso Nordio qualche giorno fa ad altre figure istituzionali, salvo poi smentire i retroscena dei giornali e aggiungere che "le critiche, soprattutto quelle espresse in modo scomposto ed eccentrico, sono uno stimolo a proseguire”. Non è un mistero che alcune di queste critiche siano arrivate non soltanto dai banchi dell'opposizione: anche nella maggioranza alcune dichiarazioni sulle intercettazioni sono risultate un po' avventate. 

E allora ecco l'intervento riparatore di Meloni, che prova ridimensionare la questione. La premier ha anche annunciato un incontro in settimana - inizialmente si parlava di inizio febbraio, sarà anticipato - "per definire il cronoprogramma delle iniziative necessarie a migliorare lo stato della giustizia italiana". Avanti tutta, insomma, sulle intercettazioni e non solo.

Certo, non mancano le puntualizzazioni, che tuttavia la leader di FdI non esibisce pubblicamente. Le affida, per così dire - con un copione già sperimentato settimana scorsa - , ai suoi uomini di fiducia. Al sottosegretario in via Arenula per esempio, Andrea Del Mastro, che conferma l'intenzione di mettere mano alle leggi sulle intercettazioni in senso più garantista, difende Nordio - "è stato mal interrpretato" - ma non manca di sottolineare certi errori del ministro. Perché “una cosa è parlare da giurista, un’altra è fare il ministro”, è il senso dell'intervista rilasciata alla Stampa. Un invito chiaro a misurare le dichiarazioni, a non prestare il fianco alle interpretazioni e agli attacchi di buona parte dell'opposzione, del Pd e soprattutto del M5s. Un po' la stessa musica che arrivava dalla Lega, con l'invito di Salvini a evitare scontri istituzionali: "La riforma deve essere fatta con avvocati e magistrati non contro".



Chi invece non ha dubbi è Forza Italia, che oggi ne ha dato un'ulteriore conferma: "Sosterremo l'azione del ministro Nordio con assoluta convinzione", ha ribadito questa mattina Silvio Berlusconi con un video di oltre 5 minuti. Nessuno scontro con la magistratura, dice il Cav., ma piena fiducia nelle proposte di un Guardasigilli, che in un altro passaggio viene definito il "nostro ministro". E si tratta di proposte "che trovano un significativo consenso anche oltre il perimetro della maggioranza". Difficile non cogliere il riferimento al Terzo Polo e alle nuove ( e variabili) sinergie che potrebbero nascere sul tema. E chissà anche un messaggio alla stessa premier. 
 

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