L'intervista
"Le intercettazioni oggi non sono la priorità". Parla Maschio (FdI)
Il presidente della commissione Giustizia di Montecitorio nega frizioni: "Non c'è nessun caso Nordio" e sulle intercettazioni invita ad aspettare : "Prima bisognerà parlare di emergenza economica, comunque non ci saranno bavagli ai giornali né limitazioni degli strumenti per i pm"
“Non ci sono ancora i testi eventuali delle proposte in commissione e non sono la priorità, oggi la giustizia deve affrontare come prima cosa l’emergenza economica, con digitalizzazione e organizzazione delle piante organiche. Quando arriveranno ci sarà un confronto con magistrati, avvocati e tutti i rappresentati del mondo della giustizia. Protrarre ulteriormente questa discussione non ha senso, alimenta solo una bolla di polemica fondata sul nulla”. Ciro Maschio, deputato di FdI e presidente della commissione Giustizia di Montecitorio conferma: per le nuove regole su intercettazioni è tutto rinviato a data da destinarsi.
“Le priorità – ripete – oggi sono altre”, confermando la sensazione che per evitare grane a pochi giorni dall’arresto di Matteo Messina Denaro, Giorgia Meloni chiederà al ministro della Giustizia Carlo Nordio un temporaneo stop sulla modifica delle regole sulle intercettazioni. “Il presidente non vedrà solo Nordio ma tutti i ministri per stabilire un cronoprogramma delle cose da fare, non c’è alcun caso Nordio, le intercettazioni in questo momento non sono la priorità, nelle occasioni ufficiali, nella presentazione delle linee programmatiche, lo ha detto anche il ministro”, dice il deputato FdI al Foglio. “Quando su questa materia, come sull’abuso d’ufficio e altri importanti argomenti sul penale, arriveranno i testi ne parleremo”.
Il presidente della commissione comunque non si sottrae a entrare nel merito e dice: “La distorsione riguarda la fuga di notizie ma non possiamo prendercela con i giornalisti, non ci saranno né bavagli, né bozze che spuntano le armi d’indagine ai pm di questo sono già convinto”.