sul caso cospito
Bonelli: "Negato l'accesso agli atti divulgati da Donzelli. La risposta di Nordio è evasiva"
Dopo l'esposto in procura, il deputato di Europa Verde chiede i documenti sull'incontro tra Cospito e i boss mafiosi: su 54 pagine solo 10 righe sono disponibili. "Il ministero si contraddice: se sono riservati perché Donzelli li ha letti alla Camera?"
“Ho ricevuto la risposta dal vicecapo di gabinetto del ministro Nordio. Dico subito che è una risposta sorprendentemente evasiva che non fornisce informazioni richieste", dice Angelo Bonelli, il deputato di Europa Verde che aveva chiesto al ministro della Giustizia gli atti del caso Cospito citati in Parlamento da Donzelli. La richiesta sarebbe stata interpretata "come un atto di sindacato ispettivo e quindi insufficiente a chiarire la questione". Eppure, nota il deputato "Donzelli non ha presentato nessun accesso agli atti, nessun atto di sindacato ispettivo, allora come poteva avere il documento?".
"Il ministero afferma che le dichiarazioni di Donzelli non sono coperte dal segreto di stato. Bene, ma va fatta una precisazione perché nella lettera c'è una palese contraddizione", spiega Bonelli ai cronisti. "Il punto è che nel dirmi che io non posso accedere ai documenti restanti sui colloqui tra i mafiosi e Cospito, il ministero dice che io non li posso avere ai sensi dell'articolo 24 e del Dm 115, perché sono riservati. Il ministero fa un po' di confusione. Non so se la confusione del ministro Nordio è voluta, per dare una sistemazione politica alla vicenda, ma c'è una palese contraddizione dal punto di vista giuridico perché quello a cui non ci richiamiamo è la violazione de segreto d'ufficio".
Il deputato aggiunge ancora: "Mi è stato consegnato, in 10 righe, lo stenografico delle conversazioni tra il mafioso Rampulla, il camorrista Di Maio, lo ndranghetista Presta e il detenuto Cospito, trascrizione di una relazione molto ampia, di oltre 54 pagine di cui, ripeto, io ho avuto 10 righe". In pratica, spiega Bonelli, il ministero dice che questi documenti non possono essere accessibili e quindi divulgabili. E domanda: "Proprio la parte utilizzata da Donzelli, tra tutti questi atti, era quella cedibile e divulgabile mentre tutti gli altri non lo sono?".
Bonelli quindi assicura che invierà la risposta del Guardasigilli "come integrazione all'esposto" chiedendo "di essere ascoltato dal procuratore della Repubblica".