il ritorno
Riecco Casaleggio. Gli ex ingegneri del grillismo ora danno una mano a Guzzetta
“Io Cambio” è un “movimento senza scopo di lucro e apartitico” fondato tra gli altri dal professore di Diritto Pubblico. Ma ha lo stesso ghostwriter di Beppe Grillo, Pietro Dettori. “Vuoi vedere che Davide vuole rientrare in politica dalla finestra?”, si chiedono gli ex grillini
Strani animali politici e dove trovarli. Si ispirano a De Gasperi ma potrebbero ritrovarsi Rousseau, sono guidati da Guzzetta e però non è escluso che finiscano con Casaleggio. Pensieri, opere e missione di “Io Cambio”, “movimento senza scopo di lucro e apartitico”, che vuole un referendum consultivo preliminare in favore del semipresidenzialismo sul modello francese. E ancora, si legge sul sito ufficiale dell’associazione fondata, tra gli altri, dal costituzionalista Giovanni Guzzetta: “Basta all’instabilità, all’irresponsabilità, alle coalizioni improbabili e ai giochi di partito”. Altro che il professore di Diritto Pubblico di Tor Vergata che il 23 dicembre scorso ha lanciato “Io Cambio”, qua sembra di leggere il Blog di Beppe Grillo dei bei tempi. Strano ma vero, il ghostwriter è lo stesso. Si tratta di quel Pietro Dettori che scriveva i post del comico negli anni d’oro del grillismo, già uomo chiave della Casaleggio Associati e socio di Davide Casaleggio in Rousseau, poi braccio destro di Luigi Di Maio, ora responsabile della comunicazione di “Io Cambio”. E tanto basta perché nella nebulosa a cinque stelle partano le speculazioni. “Vuoi vedere che Davide vuole rientrare in politica dalla finestra?”, ci si chiedeva già a inizio anno nelle chat degli amici ex grillini. Con il passare delle settimane il pettegolezzo si fa più concreto. Tanto che diverse fonti con un passato ai piani alti del M5s confermano al Foglio che sì, l’interessamento da parte di Casaleggio esiste, anche se al momento non si sa a quale sbocco porterà. E l’eroe che unisce i due mondi del costituzionalista e del guru della democrazia digitale può essere proprio Dettori.
Guzzetta si schermisce, ribadendo implicitamente l’assonanza tra certe parole d’ordine dei grillini delle origini e le ragioni del movimento che ha fondato. “Io non sono d’accordo con il concetto del filosofo Rousseau, che teorizzava una partecipazione dei cittadini alternativa alla democrazia rappresentativa, penso però che gli strumenti della democrazia diretta dovrebbero essere al servizio della democrazia parlamentare”, spiega il professore. Che aggiunge: “La nostra iniziativa è strutturalmente non ostile a nessuna forza politica, è finalizzata a evitare che i partiti non finiscano nella paralisi ogni qual volta si parla di riforme istituzionali”. Il modello è Alcide De Gasperi: “Il precedente per noi è il referendum tra Repubblica e Monarchia, all’epoca i partiti del Fronte popolare pensavano che gli italiani non fossero maturi per una scelta del genere, ma De Gasperi credeva che dare la parola ai cittadini sarebbe servito a superare lo stallo”. Negli ultimi giorni l’assemblea di “Io Cambio” ha eletto presidente Nicola Drago, Ceo di De Agostini Publishing; ma, tra i soci fondatori, il nome che attira l’attenzione degli ex M5s è quello di Davide Dattoli. Dattoli è un giovane imprenditore, fondatore dell’operatore di coworking Talent Garden, ospite di Casaleggio nel 2019 alla terza edizione di Sum, l’evento annuale organizzato a Ivrea dall’Associazione Gianroberto Casaleggio. Le capacità manageriali di Dattoli, in passato, erano state elogiate pubblicamente da diversi esponenti grillini come Stefano Buffagni. Da Roma a Milano, una curiosità: la sede di “Io Cambio” si trova in Via Visconti di Modrone 28, ad appena due numeri civici di distanza dal vecchio quartier generale milanese della Casaleggio Associati. Ma questo è solo un caso.