il documento
Il Milleproroghe regala un anno ai balneari. Così FdI smentisce il suo ministro Fitto
“Sui balneari non scherziamo, non abbiamo margini di manovra con l’Europa. Rischiamo di compromettere il Pnrr”, diceva il minsitro melonianno solo qualche settimana fa
Si va verso la proroga di un anno della messa a gara delle concessioni balneari. La maggioranza ha deciso di appoggiare un emendamento di Forza Italia che andrebbe a integrare quello dei relatori su mappatura e riordino. "Al termine di un percorso di ascolto con le associazioni maggiormente rappresentative del comparto balneare, FdI ha preso atto della richiesta maggioritaria di procedere, all'interno del dl Milleproroghe, con una proroga delle concessioni di un anno rispetto ai termini stabiliti dal ddl Concorrenza e pertanto sosterrà gli emendamenti di maggioranza che vanno in questa direzione", ha detto Gianluca Caramanna, deputato e responsabile Turismo di Fratelli d'Italia. Se venisse approvato sarebbe la confutazione di quanto diceva Raffaele Fitto solo qualche settimana fa, quando a margine del Cdm, il ministro per il Pnrr, le Politiche di Coesione e il Sud aveva chiamato intorno a sé un manipolo di colleghi, e li aveva messi in guardia: “Sui balneari non scherziamo, non abbiamo margini di manovra con l’Europa”. E siccome Matteo Salvini aveva sbuffato, il ministro meloniano aveva insistito: “Rischiamo di compromettere pure il Pnrr”.
Cosa dice l'emendamento
Dopo una riunione tra maggioranza e governo i relatori al decreto Milleproroghe in discussione in commissione Affari Costituzionali e Bilancio al Senato hanno messo a punto un emendamento che concede cinque mesi in più, fino a luglio, per la mappatura delle concessioni demaniali per l’esercizio della delega prevista dal ddl concorrenza. Nello stesso periodo sarà vietato procedere a bandi in attesa dei decreti attuativi sul riordino della disciplina in materia che sarannno emanati comunque entro febbraio. Si proroga poi di un anno della messa a gara delle concessioni balneari.
Ecco il documento:
La questione balneari va avanti da anni con numerosi interventi e richiami della Commissione europea che chiede da tempo all’Italia di mettere a gara le spiagge, come succede negli altri Paesi Ue, nel rispetto della direttiva Bolkestein.