l'intervista
Cirielli (FdI): "Berlusconi parla da amico di Putin. Non ci sarà una crisi di governo"
Il viceministro degli Esteri di Fratelli D'Italia sulle parole del Cav. contro l'incontro di Meloni con Zelensky: "Avrebbe voluto essere lui il perno della diplomazia italiana. Così accarezza il pacifismo antiamericano di sinistra”
“Silvio Berlusconi parla senza filtri. Ormai lo sappiamo, ma non ci sarà alcuna crisi politica. Ha letto le parole di Tajani?”. Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri di Fratelli d’Italia, prova a metterci una pezza.
Scusi viceministro, ma così il Cav. danneggia il lavoro di Meloni non trova?
“Lui parla a titolo personale e in quanto amico di Putin. Forse ha pronunciato quelle parole perché avrebbe voluto essere lui il perno della diplomazia italiana”.
Ma le parole del Cav. contro Zelensky non minano la leadership internazionale della premier?
“No, perché decide lei. Berlusconi, secondo me, oltre all’aspetto personale accarezza anche una parte di opinione pubblica pacifista”.
Sta dicendo che si avvicina alle parole di una certa sinistra?
“Sì, ci sono delle analogie in un certo antiamericanismo di maniera”.
Ma come pensate di andare avanti con un conflitto del genere e con Salvini e Berlusconi che la pensano differentemente da voi? Non vi converrebbe staccare la spina?
“Non esageriamo. Non ci sarà alcuna crisi. Contano gli atti in Parlamento”.
Come sta là premier Meloni: l’ha sentita?
“Ieri sera, oggi no. Ho letto che non sta bene, nulla di grave immagino”.