il caso
Il Ppe in rivolta contro Berlusconi per le sue dichiarazioni su Zelensky
I popolari hanno un problema con il Cav., ha riconosciuto Weber, non con Forza Italia. Il gruppo su Twitter: "Non cederemo alla narrazione di Putin"
Rivolta nel Ppe contro Silvio Berlusconi. Il malumore è emerso oggi durante una riunione del gruppo dei Popolari europei a Strasburgo. A tenere banco le dichiarazioni del leader di Forza Italia contro Zelensky di domenica scorsa. Una decina di delegazioni, soprattutto dell’est e del nord, hanno chiesto esplicitamente a Manfred Weber, presidente del Ppe, una dichiarazione per stigmatizzare le parole del leader di Forza Italia. Non solo. Hanno anche minacciato di boicottare le giornate di studio del Ppe in programma il prossimo giugno a Napoli se sarà presente Berlusconi.
Weber ha risposto che i Popolari hanno un problema con il Cav. e non con Forza Italia e che le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni sono più vicine a quelle del Ppe rispetto a quelle dell’ex premier del centrodestra. La tensione è ancora alta nelle delegazioni. E domani è atteso l’intervento di Weber in Aula per l’anniversario dell’invasione dell’Ucraina. La linea è stata intanto espressa da un tweet del gruppo che “respinge fermamente le osservazioni fatte da Silvio Berlusconi sull’Ucraina. Non riflettono la nostra linea politica. La Russia è l'aggressore, l’Ucraina è la vittima. Non cederemo alla narrazione di Putin e l'Ucraina può contare sul nostro pieno sostegno”.